IL FILM. ‘Dio è Donna e si chiama Petrunya’ di Teona Strugar Mitevska

Il consiglio delle feste

La 37^ edizione del Torino Film Festival ha dedicato una retrospettiva alla regista macedone Teona Strugar Mitevska, che quest’anno ha presentato quello che è stato ritenuto da critica e pubblico il film rivelazione della 69^ Berlinale, God Exist, Her Name Is Petrunya, nelle sale italiane dallo scorso 12 dicembre.
Petrunya è una trentaduenne disoccupata che vive in un piccolo paese della Macedonia, laureata in Storia ma troppo formata per le esigenze piccole di un mondo immobile come i riti che da secoli porta avanti.
Un giorno, quasi per caso, o per rabbia, si intromette in una celebrazione religiosa, impossessandosi di una croce riservata alla virile gara di uomini seminudi che si buttano nel fiume ghiacciato per portare a se stessi e al villaggio i migliori auspici. Autorità religiose e civili, sotto la pressione di un gruppo di maschi alfa tanto violenti quanto ignoranti, cercheranno di convincere Petrunya a ristabilire la tradizione, ma la donna resisterà a costo della propria incolumità fisica.
Sviluppando tutte le tematiche che le sono proprie, la regista macedone realizza un film maturo, dove la storia di una giovane donna in lotta contro il sistema patriarcale e sociale diventa una vicenda universale capace di parlare a un’intera generazione.
Petrunya è emarginata perché donna, perché proletaria, perché non ha un fisico da modella né un rapporto affettivo, perché giovane e quindi da mettere sotto tutela, della polizia, dei preti, di una madre invadente che sa cosa è meglio per lei.
Petrunya è l’icona di una generazione tradita, arrabbiata e messa ai margini, ma mai doma. E sembra riecheggiare il «Cosa vogliamo? Vogliamo tutto». Anche essere Dio.
Al film è stato appena assegnato il Premio LUX 2019 del Parlamento europeo.
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=7WfM8ZgXU2Y