A ‘Corto Dorico’ cinema d’autore e impegno civile

Ad Ancona proiezioni, incontri e masterclass per un festival in continua crescita

Per Corto Dorico la Mole Vanvitelliana di Ancona si è trasformata in un Cinevillaggio, come per magia. Dall’1 all’8 dicembre un’intera città, dal Comune all’Università, si è unita per mettere in scena un grande rito con cui celebrare il cinema d’autore e di impegno civile.

A condurre il rito, organizzato dall’impresa creativa Nie Wiem, è stato uno dei più grandi cineasti italiani, Daniele Ciprì, di nuovo alla direzione artistica con lo sceneggiatore e produttore Luca Caprara. Al centro della scena il cinema breve, dalle origini dell’illusionista Georges Méliès ai nuovi ‘maghi’ dei giorni nostri.

Il regista, sceneggiatore e produttore Matteo Rovere (Smetto quando voglio, Veloce come il vento), l’attrice Jasmine Trinca (premiata a Cannes per Fortunata) e il direttore della fotografia Matteo Cocco (Sulla mia pelle), si sono ritrovati per l’occasione per incoronare, sabato 8 dicembre, il migliore fra i 271 cortometraggi inviati al concorso da tutto il mondo.

Quest’anno per la finalissima sono stati selezionati, da un Comitato artistico di dodici cinefili e professionisti del territorio: La bète di Filippo Meneghetti (anteprima nazionale); The View From Up Here di Marco Calvani; Inanimate di Lucia Bulgheroni; New Neighbours di Andrea Mannino, Sara Burgio, Giacomo Rinaldi; Futuro prossimo di Salvatore Mereu; Parru pi tia di Giuseppe Carleo; Frontiera di Alessandro Di Gregorio; Magic Alps di Marco Scotuzzi e Andrea Brusa, vincitore di Corto Slam, la semifinale che ha aperto il festival, sabato 1 dicembre.

Tema centrale della XV edizione è stata la Magia, raccontata al cinema grazie alle mini rassegne su Georges Méliès, su Orson Welles e sul Realismo magico italiano, con le proiezioni in pellicola di Miracolo a Milano e Io la conoscevo bene. Il compositore Mario Mariani ha sonorizzato i film di Méliès all’interno di un locale pop-up, il Casablanca Café, ideato con Raval Family, dedicato a numerosi eventi come silent movies, concerti e cinefood. Come in ogni villaggio che si rispetti non è mancato un Cinemarket, allestito da Nerto, con banchetti destinati a collezionisti di materiale cinefilo, accumulatori di vinili, artigiani, editori indipendenti, mercanti di vintage e modernariato.

Corto Dorico ha portato il cinema anche nelle carceri, grazie alla collaborazione dell’Ombudsman – Garante dei Diritti delle Marche, con una serie di incontri nelle case di reclusione di Villa Fastiggi a Pesaro, Barcaglione e Montacuto di Ancona, e la proiezione dei corti finalisti, a cui i ristretti hanno assegnato il premio Oltre le mura.

Durante la settimana del Festival sono anche state tenute due masterclass con professionisti del settore dedicate ad aspiranti d.o.p. e sceneggiatori: il Workshop di sceneggiatura con Giacomo Ciarrapico (Boris) e la Masterclass di direzione della fotografia con Matteo Cocco (Sulla mia pelle), in collaborazione con Poliarte Accademia di Belle Arti.

Il premio Stamira è andato, ex aequo, a Futuro prossimo, un racconto di migrazione «asciutto ma profondo, con uno stile mai retorico», «una storia piccola ma universale», e a Inanimate, un cortometraggio di animazione che «accompagna lo spettatore in un concerto di sentimenti riconoscibili e vicini a noi». A decretarlo, con queste motivazioni, la giuria composta da Matteo Rovere (presidente di giuria), Matteo Cocco e Jasmine Trinca, al termine della finale svoltasi sabato 8 dicembre alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Anche Nie Wiem, con il suo premio per il Miglior Cortometraggio d’impegno sociale, ha scelto Futuro prossimo di Salvatore Mereu.

Altri riconoscimenti sono andati a The view from up here (Premio Cooss Marche, A Corto di Diritti Amnesty International Italia, Cgs Acec Sentieri di Cinema), a Parru pi tìa (Premio del Pubblico, della Critica Alessandro Rizzo e Ristretti oltre mura), a New Neighbours (Premio Coop Alleanza 3.0 – Libera), a Inanimate (Premio Critica Ondacinema) e a Frontiera (Premio Giuria Giovani Nazareno Re).

Il Premio UCCA Giovani per la sezione Salto in Lungo è invece stato assegnato a La terra dell’abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo.

La serata è stata aperta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca, che ha ricordato innanzitutto le giovanissime vittime della discoteca Lanterna azzurra.

A seguito della tragedia che ha colpito Corinaldo, d’accordo con l’amministrazione comunale, il festival Corto Dorico ha annullato il previsto party di chiusura. Tutta la finalissima è stata attraversata da una dimensione di cordoglio.

In sala, presenti, oltre cinquecento spettatori con l’auditorium della Mole Vanvitelliana pieno fino ad ogni ordine di posto. Corto Dorico ha registrato 5000 presenze complessive durante la settimana, con 650 paganti, 300 biglietti venduti in prevendita anche grazie all’attivazione, da quest’anno, del servizio Liveticket.

Sold out la finale, con una vastissima richiesta di ingressi da Ancona e fuori provincia. Ai paganti vanno sommate tutte le persone che hanno preso parte alle numerose e partecipate visioni gratuite.