L’Arci aderisce alla manifestazione del 26 marzo a Firenze “Per questo, per altro, per tutto”

Questi giorni bui sono un’altra tragica prova che viviamo in un mondo impazzito. Non ci sono tante crisi diverse: è in crisi il governo del mondo, è in crisi la cultura dominante, è un crisi un intero modello di civilizzazione. “Tutto si tiene e tutto si influenza” anche nelle ragioni della guerra, della crisi-ecoclimatica, della diseguaglianza sociale, di genere, territoriale.

E allora è proprio vero, che “nessuno si salva da solo” e che  “solo in convergenza, solo appiccicati, si tiene botta e si forma quella classe dirigente dal basso” che può salvare il mondo, il pianeta e il nostro paese.

La nostra associazione in mille modi e in tanti territori, prova a ricostruire i tessuti sociali lacerati dalla solitudine e dall’isolamento, dalla cultura della competizione della guerra fra poveri. E’ il nostro contributo a diffondere l’emancipazione culturale e sociale necessaria ad accumulare le forze che servono al cambiamento.

Per la pace, per la giustizia climatica, per l’uguaglianza, per il lavoro, per i diritti sociali e culturali, contro il patriarcato, il razzismo e le culture reazionarie, per la laicità e la democrazia, per una società della cura.

Saremo a Firenze mentre siamo impegnati in tutta Italia contro la guerra in Ucraina, per l’accoglienza e gli aiuti umanitari.

Porteremo nel cuore chi oggi in Ucraina sta sotto le bombe e sotto gli assedi, chi deve lasciare la propria casa e la propria terra, e chi sta nelle stesse condizioni in tanti posti del mondo. Chi si oppone alla guerra e ai regimi, in Russia e ovunque nel pianeta.

Ci saremo anche per i giovani soldati di leva russi, mandati a morire senza neppure saperlo. Per i ragazzi e gli uomini ucraini dai 16 ai 60 anni che non vogliono prendere le armi, a cui è vietato uscire dal paese, che ci chiamano in tanti per chiedere aiuto, e di cui quasi nessuno vuole parlare.

“Per questo, per altro, per tutto”

A fianco dei circoli e delle case del popolo di Firenze, impegnate da mesi a sostegno della vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici della GKN. A fianco delle nuove generazioni che difendono il loro diritto al futuro. E di tante e tanti compagni di strada nelle battaglie di civiltà.