È tempo di scegliere da che parte stare

Iniziativa pubblica

#ètempodi
È TEMPO DI SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE

Mentre al di là dei confini nazionali si consuma una strage ininterrotta e centinaia di migranti vengono abbandonati in balia del mare o nei lager libici, un'ondata di cinismo e indifferenza sta travolgendo il nostro Paese. Nessuna empatia, nessuna pietà per le donne, gli uomini e i bambini morti nel Mediterraneo in soli 4 giorni nelle ultime settimane; 400 persone, vittime delle politiche razziste del Governo Italiano e di un'Europa sempre più frastagliata, attraversata da muri e nuove frontiere.

Anche nella nostra città respiriamo ogni giorno di più un clima di rabbia e insofferenza, frutto di una mobilitazione di odio che oggi trova legittimazione in una maggioranza di governo e che ci ha colto impreparati, fragili, incapaci di una risposta forte e collettiva.

Eppure quello che sta accadendo ha radici lontane, è il segnale di un malessere che ha pervaso le nostre comunità e che troppo spesso la politica ha alimentato, anziché comprenderne le ragioni e contrastarlo, in cerca di consenso e legittimazione. E’ il prodotto della precarietà che pervade le nostre vite, del senso di ingiustizia che sentiamo di aver subito perché la ricchezza continua a essere in mano a pochi mentre la povertà cresce; è l'effetto di una costante regressione sul piano dei diritti e delle tutele per fasce sempre più ampie di popolazione.

Occorre superare la semplificazione della realtà imposta da chi sta al governo di questo paese, capace di banalizzare persino la morte di esseri umani, e per farlo dobbiamo guardare oltre i confini sicuri del nostro mondo, spesso autoreferenziale, e aprirci alla città. Guardare ai mutamenti e ai bisogni che emergono nella nostra comunità e ricostruire quella cultura solidale, rispettosa, democratica che storicamente ci ha contraddistinto e che oggi ha perso forze ed energia.

È tempo di SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE, tracciare un confine tra ciò che è umano e ciò che è disumano, tornando a definire i principi che stanno alla base della nostra democrazia, le regole del nostro stare insieme e del nostro agire comune.

È tempo di trovare uno SPAZIO COLLETTIVO dove incontrarsi e mettere in connessione PAROLE, STORIE ED ESPERIENZE di chi tra mille difficoltà prova a tracciare una strada diversa da percorrere: dalle lotte di italiani e migranti nei luoghi di lavoro ai progetti educativi dentro e fuori le scuole; dalle palestre popolari nei quartieri ai percorsi di accoglienza più o meno strutturati; dai momenti di festa e aggregazione alle sperimentazioni in ambito culturale.

È tempo di CULTURA perché mai come in questo momento saperi e conoscenza ricoprono un ruolo fondamentale per combattere stereotipi e dare valore alle differenze, per garantire a tutte e tutti gli strumenti per comprendere la realtà in cui viviamo, al di là delle strumentalizzazioni politiche e le narrazioni mediatiche.

È tempo di METTERSI IN ASCOLTO E IN DIALOGO CON LA CITTÀ, proponendo luoghi collettivi di discussione e confronto, laboratori di pratiche politiche, sociali e culturali in grado di produrre un cambiamento nella nostra società.

Per questo Arci Bologna promuove un’iniziativa pubblica che si terrà mercoledì 11 luglio dalle 18.30 al Circolo ARCI Benassi.

Un’assemblea aperta a tutta la città; un’occasione per l’amministrazione e i politici di ascoltare proposte ed esperienze che si muovono nel territorio.

Sarà solo il primo passo di un percorso che proseguirà nei prossimi mesi e che ci auguriamo vedrà la partecipazione di tante realtà, organizzazioni e movimenti.

È tempo di ripartire. È tempo di prendere parola.

Modera l’incontro Ilaria Sotis, giornalista di Radio1 Rai

Sarà possibile intervenire iscrivendosi direttamente il giorno dell’evento presso la segreteria organizzativa fino ad esaurimento disponibilità.
Il programma è in costante aggiornamento.