La strada per Villa Ada_PESTIVAL

PESTIVAL!
L’estate romana al tempo della pandemia.
Come tornare a vivere “dal vivo” la cultura.
Ne parliamo con (in aggiornamento):
MARILU' PRATI – Attrice
GIUSEPPE GIANNETTI – Direttore artistico del Festival Villa Ada Roma Incontra il Mondo
FRANCESCA DEL BELLO - Presidente del II Municipio di Roma Capitale
MARTA DI MAIO – Autorganizzati dello Spettacolo
LUCA BLASI – Brancaleone / iFEST - Independent Festival Roma
VITO SCALISI - Presidente Arci Roma.
A moderare l’incontro il giornalista Checchino Antonini.
PESTIVAL!
È il secondo degli incontri previsti da marzo a giugno che percorreranno una ciclabile ideale e una reale fino alla villa che costruiremo con i temi cari all'Arci: quelli della progettazione culturale in una lunga salita nei nostri quartieri, attraversando i luoghi dell'Estate Romana, abbracciando i lavoratori dello spettacolo e della formazione culturale per proiettarsi in discesa dentro gli spazi, i Circoli e i nostri Beni Comuni; e quella della progettazione sociale che camminando a fianco delle azioni solidali degli Circoli e dei volontari parlerà dei temi dell'accoglienza, delle nuove povertà, dell'inclusione sociale, del lavoro fino per entrare nella casa dei diritti umani inviolabili.
“La Strada per Villa Ada” continua a dipanarsi tra reale e virtuale e Arci Roma, dopo aver attraversato le mobilitazioni degli autorganizzati dello spettacolo - l’occupazione pacifica del Globe Theathre e i Bauli in Piazza – torna in studio per un dibattito serrato sui temi legati agli eventi culturali e spettacolari dal vivo, il settore più colpito dalle strategie di contenimento del Covid.
Stordito dalla mancanza di prospettive di una data per la riapertura dei suoi luoghi di lavoro, il mondo della cultura e dello spettacolo ha, nelle ultime settimane, moltiplicato le iniziative.
In tutta Europa un’ondata di occupazioni pacifiche di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo sta denunciando la necessità dello spettacolo e della cultura nella cura della socialità lacerata dalla pandemia e l’urgenza di una riforma strutturale di un comparto connotato dalla precarietà estrema di molte professionalità, il secondo settore più colpito dalla crisi dopo l'aeronautica, in proporzioni paragonabili a quelle del turismo.
Ad eccezione dei segmenti dello streaming e dei videogiochi, che registrano un aumento del fatturato, tutti i settori culturali sono stati colpiti, a volte in modo molto violento, come le arti dello spettacolo, con un calo delle entrate di circa il 70%.
Questo shock economico rappresenta un costo sociale e umano: molti artisti vivono di interazioni quotidiane, con il loro pubblico, ma anche con altri professionisti, con i loro datori di lavoro, con le istituzioni culturali e le associazioni, un lavoro che si inserisce il più delle volte in una logica di progetto, su diversi mesi, a volte diversi anni, il che rende la politica dello stop-and-go ancora più angosciante.
Questa è senza dubbio la terza dimensione dello shock, la più difficile da misurare: l'incertezza e la difficoltà psicologica di proiettarsi. La rabbia si è cristallizzata intorno alla comunicazione dei governi, che sembra relegare la cultura al rango delle questioni "non essenziali"; questo è stato vissuto come una retrocessione, tanto più che gli artisti e tutti coloro che sono coinvolti nella catena creativa occupano un posto singolare che va ben oltre la loro quota nel PIL o nella popolazione attiva.
Arci Roma, con la fitta trama dei suoi circoli, vive nei territori e opera dentro l’emergenza sia con le pratiche di mutualismo sia con l’internità alle mobilitazioni che vogliono entrare nel merito della scrittura dei piani di ripresa, locali e nazionali, mettendo al centro le questioni della continuità di reddito e un’equa redistribuzione delle risorse, della sicurezza fisica e contrattuale, della funzione dell’arte per la fuoriuscita dalla crisi.
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PESTIVAL!
in programma il 29 aprile alle 18,30
in diretta dal circolo Arci Brancaleone
e in streaming sui canali social di Arci e del festival Villa Ada Roma incontra il mondo
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La Strada per Villa Ada” è un percorso di dialoghi e azioni “per ripensare la città” che si concluderanno all'interno della prossima edizione di “Villa Ada, Roma incontra il Mondo”, storico festival di Arci Roma che riprende per la 27ma edizione, dopo lo stop del 2020 dovuto alla pandemia, nella splendida location di quel parco.
Il format dei dialoghi è pensato per innescare un processo che punta a influenzare l’agenda politica e culturale cittadina mettendo al centro l’idea che arte, socialità e solidarietà siano le uniche armi per guarire insieme dal trauma della crisi economica e pandemica.
“La Strada per Villa Ada” è un percorso a tappe verso una sintesi documentale e progettuale di proposte da mettere al servizio della nostra città. I tempi e i modi sono calibrati per indicare piste, parlare fuori di noi e raggiungere il settore più ampio possibile di cittadinanza attiva.