Come era inevitabile, il governo italiano ha dato il via libera alla Tav Torino-Lione.

Esito scontato semplicemente perché l’opera è prevista da un trattato internazionale, votato a suo tempo dai due rami del parlamento e controfirmato dal Presidente della Repubblica.

Era anche inevitabile perché la realizzazione dell’opera è già in corso da anni e non si poteva far finta che il cantiere non esistesse, come ha tentato più volte di sostenere il ministro dei trasporti.

Che cosa insegna la storia della Tav? Che si possono certamente prendere in giro i cittadini chiedendo il voto con promesse irrealizzabili.

Ma che prima o poi la realtà, la banale realtà, presenta il conto.