Coronavirus: 2120 circoli hanno sospeso attività, attenzione a ricadute

“Sosteniamo le misure eccezionali per reagire alla diffusione del coronavirus, la nostra Direzione nazionale e i Comitati territoriali stanno seguendo da vicino le nostre basi associative e i tanti volontari che vivono questo momento di difficoltà”. Lo dichiara l’Arci nazionale a proposito della situazione a seguito dell’emergenza coronavirus. “Nelle sette regioni del nord interessate dalle ordinanze – prosegue –  sono ben 2120 i circoli affiliati che hanno sospeso migliaia di iniziative culturali e ricreative: concerti e rappresentazioni teatrali, così come corsi di educazione popolare e doposcuola, dibattiti, momenti formativi, occasioni di socialità e cultura”.

“La risposta delle Autorità – sottolinea – è comprensibile e corretta per contenere il diffondersi del virus, in ogni caso deve essere accompagnata da una giusta informazione, che non sia produttrice di divisioni, di un clima di sciacallaggio che cavalca le paure dei cittadini, provando a creare ancora muri e stereotipi. Noi stiamo provando a fare questo. È il momento di scelte razionali – continua – ma andrà dedicata attenzione ai tanti problemi di carattere economico e lavorativo che queste ordinanze di chiusura stanno provocando. Chiudere gli spazi dove si fa socialità – rimarca – rischia di essere un problema peggiore del male che si vuole debellare. Non ci sottraiamo – conclude –  al nostro ruolo di tessere legami, abbattere le paure, far crescere la cultura e la consapevolezza dei cittadini”.

 

Roma, 24 febbraio 2020