Cronisti minacciati, quando le parole mettono in pericolo

«Sarà riattivato subito il Centro di coordinamento dell’attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti». Lo ha annunciato il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, all’iniziativa promossa da FNSI e Articolo 21 Contro le minacce al diritto di cronaca.
«È un atto necessario alla luce delle troppe intimidazioni a cui sono esposti molti operatori dell’informazione. Situazione di cui abbiamo parlato a lungo con il Presidente Beppe Giulietti nei giorni scorsi. Con questo provvedimento, che riattiverà i lavori del Centro di coordinamento del Viminale voluto da Minniti e che Salvini non ha mai riunito, intendiamo dare una risposta concreta a un fenomeno che sta diventando sempre più pericoloso».
I giornalisti sono sempre sotto attacco, quando si lavora duro e si fanno inchieste le parole diventano armi che a qualcuno danno fastidio. La criminalità reagisce, minacciando, il Parlamento non agisce contro quelle leggi assurdamente punitive e non ne scrive di nuove a favore della libertà di stampa. Accogliamo l’appello lanciato da Articolo21 rivolto a senatori e deputati affinché approvino rapidamente una legge contro le querele intimidatorie e le minacce ai giornalisti.