Dalla parte delle donne, non solo a parole

Seminario Arci a Padova

Negli ultimi anni si parla di più delle disuguaglianze di genere, tanto da farle apparire come un fenomeno stabile anche a livello mediatico, ma le misure politiche, economiche e sociali si sono rivelate finora altrettanto presenti nelle agende istituzionali.
È stato questo il tema della due giorni della Winter school dal titolo Prospettive di genere organizzata a Padova lo scorso 1 e 2 febbraio.
La parte formativa con Anna Loretoni, preside della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, Chiara Saraceno, Sociologa ed editoralista de La Repubblica, Livia Turco, presidente dellaFondazione Nilde Iotti, Anna Fasano, presidente di Banca Etica, Marcella Chiesi, sociologa del lavoro ha affrontato il tema dalle diverse prospettive viste e analizzate attraverso il punto di vista del genere.
Quell’immagine utilizzata del tetto di cristallo è sempre efficace e conforme alla realtà, quel senso che per le donne – in tutti gli ambiti – ci sia un effetto schiacciante verso il basso è una realtà evidente. Il percorso verso l’alto nella carriera è interrotto o deviato, non si fa posto alle donne anche quando sono competenti. Ci sono settori dove la presenza delle donne è preponderante anche in ambiti estremamente complessi, pensiamo alla magistratura, alla sanità, ma nonostante questo le donne ai vertici sono pochissime.
Non esiste una soluzione per risolvere questo gender gap, in Italia siamo ancora immersi negli stereotipi del maschile e del femminile, dove l’uomo è quello da cui aspettarsi la carriera e l’affermazione e alla donna – anche se brava e preparata – la ‘perfetta’ ambizione a cui aspirare è la famiglia e la maternità.
Quando si capirà che si tratta di scelte, non di percorsi obbligati o subdolamente attesi dalle donne, inizieremo a compiere quella rivoluzione culturale tanto attesa.