Giornata del Rifugiato, una ricorrenza ancora necessaria

Giornata del rifugiato 2019, un appuntamento purtroppo ogni anno più necessario per ricordare chi (oltre 70 milioni nel 2018 secondo il rapporto pubblicato da Unhcr) è costretto a fuggire dal proprio paese e dalla propria casa a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.

Fortunatamente, dai monumenti illuminati in quattro città italiane (Bologna, Firenze, Roma e Napoli) alle coperte dorate simbolo di accoglienza appese ai balconi promosse dalla rete Io accolgo, le iniziative per sensibilizzare su questo tema si moltiplicano. Anche la rete Arci fa la sua parte.

Manifestazioni sono promosse a Palagiano, Viterbo, Genova, Messina, Massa Carrara, Roma, Palermo.

A Lecce si terrà un flash mob per sottolineare il valore dell’accoglienza, al Thomas Sankara di Messina sarà inaugurata la mostra fotografica In limine di Grazia Bucca, Arezzo dedica un evento alle testimonianze di accoglienza dal titolo Ogni persona è una storia.

A Terni continuano gli appuntamenti con laboratori, esibizioni, una tavola rotonda su Europa e immigrazione che si terrà il 21 giugno; Arci Calabria promuove, insieme a numerose altre realtà, Io ci sono, partita contro i pregiudizi culturali in cui scenderanno in campo ospiti dei centri di accoglienza, studenti, volontari e operatori delle associazioni del terzo settore.

Arci Bari insieme al Comune di Polignano promuove cinque giorni di eventi con Il mare che noi siamo: accoglienza a porte aperte con apertura straordinaria dei tre gruppi appartamento, che da mesi ospitano le nuove famiglie accolte nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, per farne conoscere le attività.

Spazio anche alle proiezioni di Paese Nostro, film collettivo sull’accoglienza in Italia: promosse in collaborazione con Ucca e Zalab, si terranno a Ficulle (Terni), Orvieto, L’Aquila, Mantova.

Tanti i concerti, tra i più attesi quello di Nada e l’Orchestra dei braccianti a Villa Ada, Roma.