Il clima al “punto di non ritorno”: venerdì il quarto sciopero globale

I motivi per cui preoccuparci dell’ambiente sono evidenti a tutti, sempre di più, e a chi non bastasse gli studi che sostengono l’urgenza sono tanti tra cui l’articolo Climate tipping points. Too risky to bet against pubblicato su Nature, che mette in evidenza come siano nove in tutto le ferite che i cambiamenti climatici stanno infliggendo al nostro delicato ecosistema.
Il grande movimento internazionale Fridays for future venerdì torna in piazza per ricordare a tutti che non c’è tempo e di pianeta ne abbiamo solo uno.
In nome della lotta alla giustizia climatica lo Sciopero globale coinvolgerà 130 Paesi in tutto il mondo e oltre 100 città italiane.
La data del 29 novembre è stata scelta perché cade esattamente a una settimana dalla Cop25 (United Nations Climate Change Conference), la conferenza Onu sui cambiamenti climatici che si terrà dal 2 al 13 dicembre a Madrid, in Spagna.
L’intento a livello globale è far sì che i leader politici dei vari Paesi prendano misure immediate ed efficaci per contrastare la crisi climatica, dopo il sostanziale fallimento degli accordi di Kyoto e di Parigi.