IL FILM DELLA SETTIMANA

Selfie

Nell’estate del 2014 un carabiniere, scambiandolo per un latitante o preso dal panico per la situazione complicata nella quale si trova, uccide il sedicenne Davide Bifolco. Una delle tante brutte storie di cronaca di una Napoli attraversata da mille contraddizioni. Siamo al Rione Traiano, una periferia come ce ne sono tante. Difficile, anzi difficilissima. Alessandro e Pietro sono due coetanei e amici di Davide che accettano di riprendersi con l’iphone, filmando la loro vita nel rione, il loro lavoro (quando c’è), le loro amicizie. Dopo un primo momento di spaesamento per l’artificio filmico e per la crudezza della storia, si entra in un mondo di ‘sentimenti’. Si è avvolti da un’incomprensibile tenerezza per questi ragazzi che sfrecciano in motorino portando il caffè o si ritrovano con altri che ostentano pistole nelle strade sfasciate della città. Un racconto che non ha nessuna pretesa di contrastare lo stereotipo della periferia deprimente di questa città meravigliosa, ma ti attraversa e ti coinvolge a tal punto da voler prendere il treno e andare ad abbracciare questi scugnizzi degli anni zero, uno per uno.

Un montaggio sapiente di scene, sporcate dall’inesperienza dei ragazzi-registi-attori, fa di questo film un piccolo capolavoro. È vero, si parla di Napoli, ma è come si parlasse del mondo intero.