Omicidio di Alika – Civitanova Marche

L’orrendo omicidio di Civitanova Marche, che ha sottratto alla sua famiglia, ai suoi affetti, Alika Ogorchukwu, un ambulante colpevole solo di essere nero, non è un gesto isolato, peraltro avvenuto davanti a testimoni cinicamente indifferenti. È il frutto di un clima che in questo paese non si è mai sopito: un clima di odio e di razzismo che viene alimentato ad arte ogni qualvolta ci si avvicina ad una campagna elettorale, senza remore nel ricorrere ad argomenti razzisti per raccogliere consenso.

È chiaro che in un paese grande come l’Italia se ci sono personaggi pubblici, politici che predicano odio e razzismo, si trova sempre qualcuno disposto a passare dalle parole ai fatti. È in questo senso che va letto questo terribile omicidio avvenuto a Civitanova Marche. Ci avviciniamo all’ennesima campagna elettorale in questo paese e argomenti che hanno a che fare con i diritti delle persone, con la loro vita e la loro dignità, verranno calpestati per raccogliere qualche punto in percentuale nei sondaggi e poi alle prossime elezioni.

L’Arci condanna fermamente questo atto di razzismo e di violenza, ed esprime la propria vicinanza e solidarietà alla famiglia della vittima. Confidiamo che la giustizia faccia velocemente il suo corso, in maniera esemplare, perché nessuno possa sentirsi impunito. Ma soprattutto condanniamo la cultura e il clima che alimentano atti come questo, di cui troppe volte siamo stati testimoni e che si fermeranno solo quando chi svolge ruoli pubblici smetterà di ricorrere al razzismo e di alimentare l’odio per interessi privati del proprio partito e per la propria carriera politica.

(L’illustrazione è di Gianluca Costantini)