Operazione legalità: una proposta di Ero straniero

Almeno 1 miliardo di entrate fiscali stimate

La campagna Ero straniero propone a governo e Parlamento una ‘operazione legalità’. Nel mese di aprile scorso è stata avviata in Commissione affari costituzionali alla Camera dei deputati la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare di riforma dell’attuale testo unico sull’immigrazione, per «la promozione del regolare soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari», sottoscritta da 90mila cittadini italiani e depositata il 27 ottobre 2017 dal comitato promotore, di cui Arci è componente, della campagna Ero straniero. Il testo è frutto del lavoro e dell’esperienza di tante realtà, anche molto diverse tra loro, impegnate sull’immigrazione a vari livelli.
La proposta nasce dai numeri. Quanti sono gli immigrati irregolari in Italia? 530mila, pronti a diventare 670mila entro il 2020.

E quanto varrebbe la loro regolarizzazione? Oltre un miliardo di entrate fiscali ogni anno. Tanto incasserebbe infatti lo Stato da un provvedimento di emersione rivolto ai cittadini stranieri che lavorano nel nostro Paese, ma non hanno i documenti in regola per essere assunti. I benefici sarebbero molteplici: si avrebbe maggiore controllo delle presenze di persone di cui oggi sappiamo poco o nulla, si farebbe un’operazione di emersione del lavoro irregolare e inoltre le risorse aggiuntive di gettito potrebbero essere destinate per la collettività.

Ero straniero è una campagna promossa da: Arci, Radicali Italiani, Fondazione Casa della carità ‘Angelo Abriani’, ACLI, ASGI, Centro Astalli, CNCA, A Buon Diritto, CILD, Oxfam Italia, ActionAid Italia, Legambiente Onlus, ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, AOI, FCEI – Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, con il sostegno di numerosi sindaci e decine di organizzazioni.