Palestina: i diritti ostaggio della diplomazia

Inizia il 21 gennaio alle 18 con 'Prospettive post Oslo: politica e società civile' la serie di quattro webinar 'Palestina: i diritti ostaggio della diplomazia', organizzati da Società civile per la Palestina. Lo streaming sarà in diretta sulla pagina fb di ecoinformazioni.

«Con il primo incontro Prospettive post Oslo: politica e società civile, che si terrà on line il 21 gennaio alle 18, prende avvio il ciclo di quattro webinar “Palestina: i diritti ostaggio della diplomazia”, organizzato da Società civile per la Palestina, con la collaborazione e il sostegno di Arci, Cospe e Fiom-Cgil Lombardia.

Gli incontri, in inglese con traduzione simultanea in italiano e arabo, daranno spazio alla voce della società civile palestinese e di coloro che in Italia e a livello internazionale ogni giorno lavorano affinché il diritto e la giustizia prevalgano su convenienze politiche e diplomatiche, che hanno garantito ai governi israeliani impunità rispetto alle violazioni dei diritti commesse per decenni.

Senza giustizia le prospettive di pace sono un’illusione, ancor di più in un momento di pandemia come quello che stiamo vivendo nel quale la voce di donne e uomini palestinesi rimane inascoltata e le violazioni dei diritti umani, primi fra tutti i politici e i sociali, ricevono scarsa e spesso distorta attenzione dei media e della comunità politica internazionale.

Il ciclo di incontri spazierà dall’analisi dei recenti sviluppi diplomatici e delle iniziative legali a sostegno dei diritti del popolo palestinese – primo fra tutti il diritto all’autodeterminazione – alle reti e alle campagne internazionali che li sostengono. All’iniziativa di ascolto, riflessione e elaborazione di proposte parteciperanno figure di spicco della società civile palestinese e internazionale, come Hanan Ashrawi, Omar Barghouti, Ryvka Barnard, Shawan Jabarin, Aneta Jerska, Chantal Meloni, Fadi Quran, Emily Schaeffer Omer-Man.

Tra gli obiettivi sensibilizzare cittadine e cittadini, attraverso un’azione di informazione, di denuncia delle violazioni dei diritti umani e, tramite la società civile, ottenere che la questione palestinese torni ad essere una priorità nelle agende di soggetti politici, istituzioni italiane ed europee. Società Civile per la Palestina chiede con forza che la diplomazia e la politica si allineino ai principi del diritto internazionale, come più volte ribadito dal Consiglio di Sicurezza e dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. E invita la società civile ad attivarsi affinché ciò possa avvenire». [Società civile per la Palestina]

Hanno finora aderito alla rete Società Civile per la Palestina: Arci Lombardia, Associazione di amicizia Italo Palestinese, Assopace Palestina, BDS Italia, Centro Sereno Regis, Comunità delle Piagge, Comunità Palestinese di Lombardia, Comunità Palestinese Toscana, COSPE – Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti, Donne in Nero di Torino, Giovani Palestinesi d’Italia, Invicta Palestina, IPRI – Istituto di Ricerca per la Pace Italia, La tenda di Amal, L’ulivo e il libro, Oltre il mare, Pax Christi, Rete Corpi Civili di Pace, Rete Ebrei Contro l’Occupazione, Rete Radié Resh, Saalam Ragazzi dell’Ulivo Milano, Salaam Ragazzi dell’Ulivo Padova, Vento di Terra Ong, VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.

Società civile per la Palestina

Per info: Celeste Grossi +39 3391377430, Raffaele Spiga + 39 3478966077, Grazia Careccia +44 7462131643, societacivileperlapalestina@gmail.com

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