Può Greta cambiare il mondo?

Alla mobilitazione giovanile si è aggiunta la condivisibile iniziativa dell’Asvis (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) che giustamente si è chiesta: «Perché dobbiamo salvare il mondo solo il venerdì?» E da questa domanda sono partiti e hanno proposto di iniziare da sabato 28 settembre quanto la maggioranza degli italiani fa la spesa.
Inoltre, nello stesso giorno, dalle 12 alle 13 verrà realizzato un social bombing con #SaturdayforFuture e #CashMobEtico. L’intento è sensibilizzare più persone possibili sul consumo consapevole. Ma tutto è iniziato un anno fa, ispirati dalle proteste solitarie di Greta Thunberg davanti al Parlamento svedese, i ragazzi di tutto il mondo hanno iniziato ad aderire ai Climate Strikes for Future, per ricordare agli adulti la necessità di agire subito contro i cambiamenti climatici.
Oggi gli scioperi globali per il clima sono confluiti in un movimento di protesta civile capace di portare in piazza milioni di persone da un angolo all’altro del Pianeta, e di influenzare l’agenda politica internazionale. Siamo nella settimana delle manifestazioni che si concluderanno il 27 settembre con lo sciopero mondiale per il clima.
Ma il 24 settembre le Nazioni Unite a New York sono state scosse dalle parole di Greta: «L’ecosistema sta collassando, siamo all’inizio di un’estinzione di massa, e tutto ciò di cui voi parlate sono soldi, favole e crescita economica».
Greta Thunberg è il volto del vertice Onu. L’attivista ambientalista svedese di 16 anni, al Palazzo di vetro, ha ribadito ciò che ripete da un anno: «La scienza da trent’anni è chiara ma voi distogliete lo sguardo, come osate?».
«Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia» ha continuato.
«Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai».
«Il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no».
Parole dure e dette con commozione.