Resistenza Virale è anche una Campagna di supporto ai circoli Arci

Il 4 marzo abbiamo lanciato la campagna Non lavartene le mani come risposta immediata all’inizio dell’emergenza coronavirus. Volevamo dare un sostegno ai circoli Arci del Nord Italia che in osservanza dei primi decreti del Presidente del Consiglio, avevano chiuso la propria attività.

Dal 4 marzo ad oggi, la vita di ognuno di noi è cambiata come non avremmo mai immaginato, l’Italia intera è diventata ʻzona rossaʼ. Tutti noi siamo chiamati a rimanere a casa, a lavorare da casa se possibile e a uscire solo per motivi strettamente necessari.

Tutti i circoli Arci hanno sospeso le proprie attività, ma hanno aperto i propri computer, le proprie connessioni al web e soprattutto le proprie idee. Da ogni parte d’Italia ci sono arrivate proposte per attività culturali via streaming e ci è arrivata notizia di iniziative solidali, a partire dalla spesa fatta dai nostri volontari per chi per motivi di salute non può uscire assolutamente da casa.

Così abbiamo deciso di dar vita a Resistenza Virale, una campagna che raccoglie, segnala e racconta le iniziative culturali e di solidarietà organizzate sfruttando la tecnologia e la rete digitale. La nostra campagna Non lavartene le mani è stata la prima forma di resistenza dell’Arci a questo orribile virus, quindi ci è sembrato naturale che dovesse cambiare nome e andare in parallelo con tutte le iniziative dell’intero mondo Arci.

Ed eccoci, insieme, uniti nella nostra Resistenza Virale.

La campagna cambia nome ma non obiettivo: attraverso le donazioni raccolte verrà costituito un fondo per aiutare i circoli che, quando tutto questo finirà, saranno in difficoltà a riaprire quelle serrande rimaste chiuse troppo lungo.  

Per sostenere la campagna: http://sostieni.link/24681