Ristori Covid al Terzo Settore: l’Arci è la rete nazionale che ha raccolto il maggior numero di beneficiari associati

La Direzione generale del Terzo Settore e della Responsabilità sociale delle imprese presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha pubblicato gli elenchi delle associazioni di promozione sociale beneficiarie del Fondo straordinario Ristori previsto con il decreto Ristori di novembre scorso.

Una misura prevista a sostegno degli enti qualificati come Enti di Terzo Settore nel periodo transitorio prima dell’avvento del Registro unico del Terzo settore (operativo dallo scorso 24 novembre).

Si tratta di una platea di oltre 110mila realtà composta da Onlus, associazioni di promozione sociale (Aps) e organizzazioni di volontariato (Odv) iscritte nei previgenti registri.
Oltre 11mila le istanze ammesse a ricevere i Ristori su circa 12mila domande complessive presentate.

Per l’Arci nelle sue varie articolazioni – comitati regionali, territoriali e circoli – è stata disposta l’erogazione di 6.978.000 euro da dividere tra 1.772 beneficiari, per contributi singoli che vanno da 5mila euro per gli enti con entrate superiori a 100mila euro a 3.846,15 euro per tutti gli altri.

L’Arci si conferma come una delle reti più ampie del Terzo Settore italiano che riesce a coinvolgere i propri associati in un progetto nazionale strutturato. Associati che condividono gli stessi importanti valori e che la rete tutela fornendo servizi associativi, fiscali, amministrativi sia nei grandi centri urbani, sia nei piccoli paesi, da Nord a Sud.

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ETS ammessi al F.do Ristori