Torna a Ferrara dal 5 al 7 ottobre il festival di giornalismo del settimanale Internazionale

Oltre 215 ospiti, di cui quasi il 50% donne, provenienti da 44 paesi e da 5 continenti, 112 incontri per 250 ore di programmazione. Questi i numeri della dodicesima edizione di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo  organizzato dal settimanale Internazionale e dal Comune di Ferrara che si terrà dal 5 al 7 ottobre.

Dalle guerre in corso alle catastrofi ambientali, dal razzismo alle disparità economiche e sociali, è tempo di reagire. E proprio la capacità di reazione delle persone, dei movimenti e dei popoli sarà il filo conduttore di questa edizione. I movimenti femministi degli ultimi anni sono stati l’esempio di questa spinta all’azione e a loro sarà dedicato l’appuntamento di chiusura della prima giornata, con Marta Dillon, attivista argentina tra le fondatrici del movimento Ni una menos, Marta Lempart, femminista polacca, Katha Pollitt, giornalista statunitense, Rafia Zakaria, scrittrice pachistana e Ida Dominijanni. Ma a dare la sveglia sarà anche lo scrittore britannico Rana Dasgupta, la scrittrice croata Slavenka Drakulić, lo scrittore austriaco Martin Pollack e la politologa tedesca Ulrike Guérot, che parleranno di nazionalismi e ascesa delle destre europee. Fra gli ospiti del festival anche lo scrittore e attivista britannico Raj Patel, uno dei maggiori esperti di crisi alimentare. Tra gli eventi più attesi, il dialogo tra i due scrittori britannici Hanif Kureishi e Zadie Smith.

Gipi,  l’autore di fumetti e regista italiano, leggerà i nomi delle oltre trentamila persone morte, dal 1993 a oggi, nel tentativo di raggiungere l’Europa. Sempre al festival  l’attivista canadese-statunitense Astra Taylor presenterà a Ferrara il documentario What is democracy? La finestra sul continente americano si aprirà con il racconto dei movimenti di protesta contro la discriminazione negli Stati Uniti.

Si analizzerà anche il ‘No way’, la politica australiana contro i migranti, con Omid Tofighian, traduttore e professore all’Università di Sydney e del Cairo che ritirerà il premio Anna Politkovskaja, istituito dall’Arci, per conto del giornalista curdo iracheno Behrouz Boochani, rinchiuso nel centro di detenzione di Manus Island. Appuntamento rinnovato anche con i grandi documentari inediti di Mondovisioni, a cura di CineAgenzia.

La rassegna di audiodocumentari Mondoascolti ospiterà una sezione speciale dedicata ai lavori di Alessandro Leogrande per Rai Radio3.

Torna a Ferrara anche il World Press Photo, il più importante premio fotogiornalistico al mondo, con una mostra ospitata dal Pac – Padiglione di arte contemporanea di Ferrara.

Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, dichiara «è con vivo piacere che continuiamo ad accompagnare il Festival di Internazionale, anche attraverso l’impegno del comitato di Ferrara. Vogliamo ribadire la necessità di utilizzare gli strumenti della cultura, dell’informazione consapevole, quale contrasto alle sirene della paura e della semplificazione, ed il Festival rappresenta un’occasione importante che va in questa direzione. Inoltre, in questi tempi oscuri, continuare ad impegnarsi per la libertà di stampa e il diritto all’informazione, rappresenta un impegno importante, che vogliamo sostenere insieme al Festival».