Vaccini, Chiavacci (Arci): “nostre sedi e volontari pronti a supportare le istituzioni come previsto dal Piano vaccinale AntiCovid”

Dichiarazione di Francesca Chiavacci - Presidente nazionale

ROMA, 15 MARZO 2021 – “L’Arci è pronta a rispondere alle Linee operative del Piano vaccinale AntiCovid e ad aiutare le istituzioni, nei limiti delle disponibilità di sedi e di volontari, nella campagna vaccinale. È quanto abbiamo ribadito in una lettera inviata al ministro della Salute, Roberto Speranza, al commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo,  e al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini”.

Questa la dichiarazione di Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, sulla campagna vaccinale e sulle linee operative del Piano vaccinale AntiCovid che prevedono che, oltre alle strutture sanitarie attualmente operanti, anche le strutture di associazioni potranno essere utilizzate per allestire punti di vaccinazione nel rispetto delle priorità del Piano strategico nazionale del ministero della Salute.

“Nella lettera – prosegue Chiavacci – torniamo ad offrire il nostro contributo ad un’azione di supporto alla Protezione Civile, alle Ats e al ministero della Salute per la somministrazione di tamponi e vaccini, consapevoli che le prossime settimane saranno cruciali per la campagna vaccinale e che serve un’azione comune per contrastare e superare la pandemia”.

“I circoli e le sedi Arci, oltre 4mila su tutto il territorio nazionale, anche in piccoli comuni e periferie decentrate, sono spesso luoghi molto ampi, che non si trovano in condomini e che in molti casi possiedono cortili o giardini, dove poter montare tende per il triage per supportare il personale medico nell’azione di somministrazione dei vaccini e di tamponi rapidi”.
“Nonostante le enormi difficoltà – conclude Chiavacci – e la drammatica crisi che sta colpendo l’Arci e il mondo dell’associazionismo di promozione culturale e sociale,  vogliamo continuare a svolgere la nostra funzione di prossimità e solidarietà in una fase decisiva per il futuro del paese in cui le comunità, alle prese con una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti, fanno sempre più fatica a mantenere legami”.