XVII Congresso nazionale: Ordine del giorno – Memoria, Antifascismo e Lotta alle Discriminazioni

«Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono.»

Malcom X

 

A 75 anni dall’inizio della guerra partigiana di Liberazione dal nazifascismo, in occasione dell’80° anniversario delle leggi razziali in Italia, stiamo assistendo alla progressiva scomparsa dei testimoni diretti di quelle esperienze che hanno forgiato i valori democratici su cui si fonda la Costituzione repubblicana; parallelamente – nel nostro paese, e nel resto dell’Europa – rinascono e riaffiorano organizzazioni dichiaratamente neofasciste e neonaziste.

Questi movimenti, favoriti anche da una comunicazione dei mass media sempre più violenta e distante dai codici deontologici, diffondono messaggi di odio verso ciò che considerano diverso: razzismo, xenofobia, omofobia, transfobia, sessismo e violenza di genere. Nel solco definito dal Protocollo d’Intesa nazionale fra ANPI e ARCI, il Congresso impegna l’Associazione a specifiche iniziative relative a:

  • diffusione della conoscenza della Storia della Resistenza e del contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani e degli antifascisti;
  • diffusione e promozione della memoria, con particolare riferimento alla promulgazione delle leggi razziali in Italia, come memoria e monito contro chi intende ancora affermare l’appartenenza del popolo italiano alla ‘razza bianca’;
  • trasmissione dei valori Costituzionali e la loro piena attuazione;
  • contrasto politico e giuridico alle realtà che si ispirano al fascismo ed al nazismo;
  • promozione di una cultura democratica e della cittadinanza attiva, dei beni comuni, della legalità e dell’antifascismo;
  • promozione dei principi di coesione sociale, solidarietà ed uguaglianza delle persone, e contrasto ad ogni forma di discriminazione e di violenza.

In collaborazione con l’ANPI, le associazioni della Federazione ARCI, gli istituti storici della Resistenza, le consulte, i comitati e le associazioni antifasciste locali