54 migranti sbarcano a Sovereto, a pochi metri dal camping gestito dal circolo Arci Ubi Maior

54 migranti kurdi e siriani  a bordo di un veliero sono sbarcati la mattina del 24 luglio sulla costa di Sovereto a poche centinaia di metri dal Sovereto Camping gestito dal circolo Arci Ubi Maior Another Beach Project che in questi giorni ospita il campeggio studentesco più grande d’Italia: il Riot Village della Rete della Conoscenza.

«La risposta dei bagnanti, dei turisti e delle persone che erano presenti è stata di una generosità commovente –  dichiara Francesco Perri, presidente provinciale dell’Arci Crotone. Ormai da 3 anni a Sovereto organizziamo la stagione estiva dell’Another Beach Project basata sulla cultura, l’integrazione e l’accoglienza. Ci ha commosso vedere come nel nostro territorio, a dispetto di tutto l’odio che  dilaga sui social, sia ancora forte l’ospitalità e l’accoglienza che ci ha sempre contraddistinto. Come Arci Crotone non possiamo che esserne felici, speriamo che al più presto sia assicurata un’accoglienza in grado di garantire loro una vita degna. Dal canto nostro continueremo la nostra azione politica di promozione di una società aperta e multiculturale».

«Ogni giorno ci raccontano che il diverso è qualcuno di cui avere paura, qualcuno da respingere, mentre sui social e non solo la violenza cresce sempre più – dichiara Giacomo Cossu, coordinatore nazionale della Rete della Conoscenza. Intanto il governo con la complicità dell’Europa gioca sulla vita di migliaia di persone che muoiono nel Mediterraneo chiudendo i porti e costringendo uomini, donne e bambini a un’odissea senza fine. Come stamattina a Sovereto continuiamo a praticare solidarietà, ad abbattere i confini, ad aprire le scuole e le città, rivendicando libertà di movimento per tutti. Nei prossimi giorni di campeggio con dibattiti e iniziative affronteremo la tematica delle migrazioni e della giustizia sociale, per capire come a partire da scuole e università si possa praticare non solo accoglienza, ma miglioramento concreto delle condizioni materiali per tante e tanti migranti».