Mediterraneo, barca del progetto TOM assiste a respingimento illegale della cosiddetta guardia costiera libica

Questa mattina l’equipaggio della barca Nihayet Garganey VI, del progetto TOM – Tutti gli Occhi sul Mediterraneo ha assistito con rabbia e incredulità a un respingimento della cosiddetta guardia costiera libica in piena sar maltese, a circa 45 miglia da Lampedusa, alle coordinate 34°49’N 12°24’E.

Una barca in fibra di vetro, con a bordo circa 20 persone, è stata intercettata da una motovedetta libica, P300, regalata alla Libia dal governo italiano nel 2020.

Il respingimento dei naufraghi, che saranno riportati nei lager libici dove stupri, torture, ricatti e schiavismo sono pratiche quotidiane, è stato confermato anche da Seabird, l’aereo di SeaWatch, dopo che Alarm Phone  ha comunicato che le persone del caso AP 745 non erano più contattabili.

Frontex sorvolava la zona del respingimento illegale con l’aereo chiamato Sparrow2 e non è intervenuta.

Ancora una volta l’Europa si è resa complice di un crimine contro l’umanità assistendo ad un atto di pirateria compiuto dalla cosiddetta guardia costiera libica con un mezzo regalato dall’Italia.

TOM è un progetto di Arci Nazionale, del Circolo Sailing ForBlue Lab e della associazione Sheep Italia per il monitoraggio del Mediterraneo Centrale che è diventato una delle frontiere più letali al mondo: migliaia di persone tentano la traversata in cerca di sicurezza, ma molte non sopravvivono.

Servono monitoraggio, documentazione e interventi tempestivi per salvare vite umane, per difendere il diritto internazionale e la legge del mare.