Corridoi umanitari per l’Afghanistan: Arci accoglie 200 persone in Italia grazie alla rete dei Circoli Rifugio

L’Arci esprime grande soddisfazione per aver mantenuto l’impegno assunto con la firma del protocollo per i corridoi umanitari dedicati ai cittadini e alle cittadine afghane, siglato il 4 novembre 2021 e rafforzato con l’addendum del 7 aprile 2025.

Entro il 31 luglio 2025, l’Arci si era impegnata ad accogliere 200 persone in fuga dall’Afghanistan. Grazie al lavoro capillare della rete dei Circoli Rifugio, nell’ambito del progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto: solo nel mese di luglio, con più voli in giorni diversi e a piccoli gruppi, sono arrivate in Italia le ultime 63 persone.

Con entusiasmo e impegno, i nostri circoli hanno accolto donne e famiglie che da anni non potevano più esercitare la propria professione, mandare i figli a scuola o vivere liberamente. Continueremo a lavorare affinché le molte persone ancora in attesa possano arrivare in Italia in sicurezza il prima possibile.

Nel frattempo, abbiamo chiesto e ottenuto dal governo un’estensione della quota per mettere in salvo 14 donne afghane attualmente rifugiate in Iran, dove – dopo gli attacchi israeliani – centinaia di cittadini afghani sono stati accusati di tradimento e rimpatriati forzatamente in Afghanistan.

Arci è da sempre convinta che garantire vie legali e sicure a chi fugge da persecuzioni e violenze sia un dovere per un Paese democratico come l’Italia. Continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per offrire protezione e libertà a chi non può esercitare i propri diritti nel proprio Paese.