A suon di Tammorra: Le Capere

l'Associazione Tarantarci Perugia , in collaborazione con Villa Taticchi organizza

A SUON DI TAMMORRA: Le Capere !!!!

E questa volta ci facciamo un bel regalo di Natale!
A suon di castagnette, tammorre e vòta vòòò ce ne andiamo in Campania con Le Capere!
Gruppo di ricerca e di riproposta di musica tradizionale Campana,
tre donne che raccontano la loro terra attraverso canti devozionali, canti di lavoro, canti di donne e canti d'amore!
E che vogliamo di più di un gruppo tutto al femminile che ci racconta di una terra indescrivibile?

Come sempre abbiamo pensato a tutto!
Prima si imparano cose bellissime, poi si magna e poi si balla si balla si balla!

LABORATORIO | CENA e CONCERTO

1) LABORATORIO | TAMMURRIATA DELL'AVVOCATA e cenni sulla Tarantella CILENTANA

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DOVE: CVA di Ponte Pattoli (Pg) Via Victor Hugo 4

QUANDO: domenica 15 dicembre || ORARI IN AGGIORNAMENTO!

*** Laboratori a NUMERO CHIUSO, necessaria prenotazione! ***

2) CENA tutta a tema CAMPANIA :

DOVE: Villa Taticchi!

QUANDO: alle 19.30!

INFO COSTI:

Come sempre per i Soci Tarantarci ci sono dei costi differenziati e per tutti, invece, c'è la possibilità di fare il pacchetto completo laboratorio + cena + concerto o fare solo due o una cosa:

* per i SOCI TARANTARCI:
- Laboratorio + Cena + Concerto 25 euro;
- Solo Laboratorio 20 euro;
- Cena + Concerto 15 euro

* per i NON SOCI :
- Laboratorio + Cena + Concerto 30 euro (possibilità di tesserarsi);
- Solo Laboratorio 25 euro;
- Cena + Concerto 22 euro.

* Bimbi 10 euro

*Per tutti possibilità di ingresso per il solo concerto con 10 euro (consumazione inclusa).

E iamm bell!

LABORATORI CON LE CAPERE
Oltre alla musica vera e propria si interessano anche al ballo legato ad essa nella sua forma tradizionale.
Amano poter approfondire e divulgare attraverso incontri dedicati alla danza,la cultura coreutica Campana.
Si potrà fare esperienza pratica di Tammurriate, ci soffermeremo in particolare sulla Tammurriata dell'Avvocata e su quella Cilentana.

TAMMURRIATA DELL’ AVVOCATA
Ogni anno, il lunedi di Pentecoste si svolge il pellegrinaggio alla Madonna dell'Avvocata sul monte Falerzio che
domina la città di Maiori in costiera Amalfitana.
La salita all’Avvocata è un rito, è una consacrazione, in genere si parte con le prime luci dell’ alba o dalla città di Cava de’ Tirreni o da Maiori, è un pellegrinaggio faticoso, la salita è ripida ma arrivati in vetta si respira un’ aria unica e già si iniziano a sentire i primi tamburi che suonano e ci si sente avvolti dall’energia
della natura. L’Avvocata è un mondo diverso che si racconta mentre si vive, che non è solo preghiera e ballo, solo fede e folklore, è storia, è l’uomo che onora e si inchina alla natura, una natura ancora selvaggia, senza strade, senza asfalto, solo sentieri e muli ben carichi abituati alla salita.
La tammurriata dell’Avvocata è l’unica tammurriata ad essere suonata da tanti tamburi contemporaneamente, per darle forza, per essere catartica, per essere ossessiva ed ipnotica. Al centro
della ruota, avvolti dai tamburi, i ballerini si studiano, camminano avanti e indietro, attendono il momento per “attaccare”, è una danza di sfida che appartiene alla montagna e quindi appare dura e “violenta” agli occhi di chi osserva. La salita al monte oltre ai balli di lotta e sfida è colorata dalla pioggia dei petali di rose che a
mezzogiorno, al rintocco delle campane, vengono lanciati al passaggio della Madonna in processione.

TARANTELLA CILENTANA
Tarantella tipica della zona sud della provincia di Salerno, il Cilento, terra magica sospesa tra mare e montagna.
...ondeggia il pizzo della sottana sporgente dalla gonna, le mani scandiscono il tempo, battono al ritmo della tarantella che incalza, i piedi rasenti al suolo avanzano ondeggiando, strusciano, sollevando polvere dal terreno... l'uomo resta fiero e tronfio del suo equilibrio anche nelle figure in cui si erge su un solo piede. Di sfuggita si incrociano gli sguardi, pudicamente la "zoria" (ragazza in età da marito) ammicca al suo pretendente, attenta a mantenere un velo di mistero, ammaliante nel suo reclinare il capo, vezzo di timidezza e desiderio di incontro allo stesso tempo. Zampogna, organetto, friscarulo e chitarra battente incalzano il ritmo... la danza, antico e primordiale rituale di corteggiamento, si accende e diventa "gioco" di
inseguimento e desiderio. Forza e sensualità si incontrano e si scontrano in uno scambio di ruoli fatto di attese e rincorse. I movimenti del corpo richiamano figure arcaiche, fanno il verso a movimenti e fattezze tipiche degli animali nei rituali di corteggiamento. Il laboratorio sulla tarantella cilentana è interamente accompagnato dall’ organetto e dalle voci delle
Capere.

MA…CHI ERANO LE CAPERE?
La Capera era colei che ogni giorno si recava di casa in casa, pettinava e acconciava la “capa”(capelli) delle Signore ….
Inevitabilmente si trovava a sapere i fatti di tutti e a diffondere le notizie di cortile in cortile.
La Capera si informava e si trovava sempre in mezzo alle chiacchiere e all’inciucio, era una figura professionale importantissima, però molto spesso non era vista di buon occhio, perché non teneva nulla per se, ma raccontava e raccontava, come si suol dire non sapeva tenersi un cece in bocca.
E’ così che nasce l’idea delle Capere da incontri e nciuci,chiacchiere e racconti … Tre amiche che si incontrano e parlano fra loro di donne,di fatti ,ma soprattutto di musica, canti, balli,
filastrocche, ninne nanne, insomma di tutto quel patrimonio tradizionale tramandato oralmente e che è arrivato fino a noi.
Le Capere hanno l’intento di continuare a far conosce e diffondere queste storie attraverso la loro espressione musicale affidandosi sia a strumenti tradizionali, sia alle nuove tecnologie di comunicazione,
essendo tutte molto giovani e cresciute nell’era dei social – network.

LO SPETTACOLO “CANTI A QUATTRO MANI”
Le Capere ripercorrono un viaggio intorno alle tradizioni campane caratterizzato da brani polifonici sia d’ ascolto che dedicati alla festa e al ballo, la loro musica travolgente dona emozioni e regala al pubblico un piccolo tuffo nel passato.

Il repertorio si concentra principalmente sulla riproposta di vari brani tradizionali polifonici campani,ma anche sulla musica che accompagna momenti di festa, ballo e di lavoro, esso contiene alcuni brani raccolti da ricercatori ed etnomusicologi ed altri brani ricercati proprio da loro. Tarantelle cilentane, tammurriate
dell’agro nocerino sarnese, canti di lavoro, quadriglie, valzer e polke vi accompagneranno durante il loro concerto.
Nel loro spettacolo Le Capere utilizzano molto spesso accenni e ispirazioni di vario tipo dall’euritmia, a teatro danza al teatro ed altre forme di espressione artistica, cercando di creare una vera e propria
fusione. Per loro la parola crea, le immagini danno spazio alla visualizzazione e la melodia trascinante dona
emozioni e regala al pubblico un piccolo tuffo nel passato,in un ottica del tutto moderna e giovanile.

COMPONENTI DEL GRUPPO
FLORIANA ATTANASIO Voce,tamburi e tamburelli,ciaramella,campane e scetavagliasse
MARIANNA RICCIARDI Voce,tamburi e tamburelli,putipù
RAFFAELLA RUFO Voce,organetto,tamburi e tamburello

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Per info stage:
@Luca 347 6058431

Per info cena:
@Novello 349 3423272