C'era una volta Macbeth non è solo una riduzione della tragedia scespiriana, ma anche e soprattutto il racconto dell'opera.
L'oscurità incombe su questa tragedia. La visione del pugnale, l'assassinio di Duncan, quello di Banquo, il cammino nel sonno della Lady, avvengono di notte; la cospirazione per sua natura avviene nell'ombra. "A che punto è la notte?" chiede un Macbeth ormai spinto troppo avanti nel sangue.
Il racconto si avvale di un personaggio-testimone che viaggia e partecipa all'azione interpretandone i ruoli minori. Le streghe sono il male occulto; un deus ex-machina al negativo, artefice di un destino malvagio che ci pone sempre davanti due scelte, tentandoci su quella sbagliata; in qualche modo questa tragedia è l'esaltazione del libero arbitrio, solo che i protagonisti scelgono il male. Il nostro Macbeth è un uomo provato dalla guerra, spaventato dai suoi sogni ambiziosi, marionetta nelle mani della Lady e i suoi incubi diventati realtà lo trascinano ad una morte quasi desiderata come giusta punizione per una vita di efferati delitti.
"C'era una volta Macbeth" dice il regista "racconta la tragedia attraverso i suoi passaggi cruciali camminando sul filo di una forma teatrale che diventa gioco e passione, dialogo con il pubblico e teatro puro."
Lo spettacolo vede in scena Sergio Monachello nel ruolo di Banquo, Saveria Sarcinelli, Stello Pecoraro e la giovane Simona Indovina al suo debutto, Macbeth è Piero Macaluso che firma anche la regia; nello spettacolo sarà presente un dipinto di Giulio Adelfio, commissionato per l'occasione e che raffigura la scena del crimine.