Marta Barone presenta “Città sommersa”

Per #resistenzavirale Marta Barone presenta per ARCI Bruxelles e l’associazione culturale Babelica di Torino il suo ultimo lavoro: “Città sommersa” Bompiani. Il romanzo è stato selezionato come uno dei 12 candidati al Premio Strega 2020. Conduce la chiacchierata Giusi Marchetta.

La presentazione si terrà online sulla piattaforma GoToMeeting. Potete collegarvi accedendo al seguente link https://global.gotomeeting.com/join/657330589 o chiamando il numero +32 28 93 7002 (codice di accesso: 657-330-589).

Modererà la scrittrice Giusi Marchetta.

Seguirà una sessione di domande e risposte.

Sul libro: “Il ragazzo corre nella notte d'inverno, sotto la pioggia, scalzo, coperto di sangue non suo. Chiamiamolo L.B. e avviciniamoci a lui attraverso gli anni e gli eventi che conducono a quella notte. A guidarci è la voce di una giovane donna brusca, solitaria, appassionata di letteratura, e questo romanzo è memoria e cronaca del confronto con la scomparsa del padre, con ciò che è rimasto di un legame quasi felice nell'infanzia felice da figlia di genitori separati, poi fatalmente spinoso, e con la tardiva scoperta della vicenda giudiziaria che l'ha visto protagonista. Chi era quello sconosciuto, L.B., il giovane sempre dalla parte dei vinti, il medico operaio sempre alle prese con qualcuno da salvare, condannato al carcere per partecipazione a banda armata? E perché di quel tempo – anni prima della nascita dell'unica figlia – non ha mai voluto parlare? Testimonianze, archivi e faldoni, ricordi, rivelazioni lentamente compongono, come lastre mescolate di una lanterna magica, il ritratto di una persona complicata e contraddittoria che ha abitato un'epoca complicata e contraddittoria. Torino è il fondale della lotta politica quotidiana con le sue fatiche e le sue gioie, della rabbia, della speranza e del dolore, infine della violenza che dovrebbe assicurare la nascita di un avvenire radioso e invece fa implodere il sogno del mondo nuovo generando delusione e rovina. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue appartenenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misura e si costruisce attraverso la parola letta e scritta.”

Sull’autrice: Nata a Torino nel 1987, ha studiato Letterature comparate all'Università di Torino. Nel 2008 con Mondadori ha pubblicato Miriam delle cose perdute e nel 2011 I giardini degli altri. Con quest'ultimo romanzo ha vinto il Premio Pippi 2012 e il premio Città di Calimera dello stesso anno. Vive e lavora tra Como e Milano, scrivendo e collaborando con diverse riviste.