Pieralberto Valli@Magazzino sul Po

Magazzino sul Po presenta:

Pieralberto Valli live

► Giovedì 23 gennaio
► h 21

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• contributo all'ingresso: 5 euro
evento riservato ai soci Arci •
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★ Pieralberto Valli ★

NUMEN: La coscienza del sacro.
Un disco lungo un anno.

Sono passati quasi due anni dall’uscita di Atlas, disco di debutto solista che ha imposto Pieralberto Valli all’attenzione dei media e del pubblico grazie ad una particolare commistione tra cantautorato, rock ed elettronica e a un’originale ricerca linguistica ed espressiva che si è tradotta in testi ricercati, poetici, densi, ricchi di suggestioni e rimandi al mondo della letteratura.

Pieralberto Valli, PAV, torna ora con un progetto ancora una volta ambizioso e contemporaneo: questo nuovo lavoro intitolato NUMEN sarà “un disco lungo un anno”, il che significa che a partire dall’11 gennaio sarà svelato canzone per canzone fino alla fine del 2019, quando i brani saranno condensati in un album di quindici tracce.

Un anno intero per conoscere ed immergersi nel lavoro di uno degli artisti più preziosi del panorama italiano.
Attraverso le sue atmosfere oniriche e le sue liriche personali e visionarie PAV riesce a creare mondi unici che avvolgono, cullano e, con il frastuono del minimalismo compositivo, scuotono fortemente l’ascoltatore, in un costante e magmatico flusso di immagini che sfiorano spesso la poesia.

Il disco ha avuto una genesi particolare. Alla fine del 2017 la compagnia di teatro contemporaneo “Città di Ebla” ha commissionato a PAV una parte del lavoro che stava mettendo in scena, “Le visioni di Zosimo”_CONsensu Patris, ossia uno studio corale sul senso del sacro e sulla figura del padre.
Questi i due concetti chiave da cui partire, per un totale di circa venti minuti di musica e parole. Le parole scelte sarebbero state le uniche dello spettacolo.

Accettato il compito, PAV ha cominciato a scrivere, ispirato da letture e riletture di testi di varia natura (studi sulla Bibbia e il Cristianesimo, testi di Jung, Ermete Trismegisto, e anche visioni più “olistiche” come quelle di Annick de Souzenelle), e in pochissimo tempo sono nati circa 20 movimenti, o canzoni possibili, da ultimare, perfezionare, rivedere.

Tre sono poi andati in scena nel maggio del 2018, ma tutto quel patrimonio si è poi coagulato nell’idea di un album, ed ecco NUMEN.

NUMEN è un album che utilizza quasi esclusivamente il “tu”, come da tradizione del canto devozionale. Allo stesso tempo desidera unire quel “tu” mistico a un “tu” più fisico, carnale: il “tu” del corpo che si rivolge a un altro corpo.

NUMEN è un disco umano.