Se non ora adesso: il pianeta non può attendere

Il progetto parte dall’assunto che la questione del cambiamento climatico e della salvaguardia dell’ambiente stia alla base di qualsiasi altra azione sociale. La deriva del pianeta stesso, i suoi mutamenti irreversibili, il suo impatto sulle fasce più deboli e povere della società che subiranno inevitabilmente le conseguenze più nefaste dell’acutizzarsi del problema (impoverimento ulteriore, migrazioni, sottrazione di risorse all’istruzione, alla sanità ecc.)
Il progetto si propone di coinvolgere nel modo di più capillare possibile, a macchia d’olio, i cittadini disponibili a cambiare almeno parzialmente i propri stili di vita, ricorrendo a pratiche di minor impatto ambientale. Parte dall’idea che ciascuno possa fare la propria parte a livello di buone pratiche, di sensibilizzazione, di informazione, di educazione e di diffusione della consapevolezza che si possa agire dal basso
L’idea è far comprendere che l’attivazione personale è fondamentale per un cambio di sensibilità e la progressiva diffusione di comportamenti più etici e sostenibili, e anche contarsi per contare richiedendo attenzioni
- a livello politico dagli enti locali per le proprie competenze,
- a livello economico da aziende ed esercizi commerciali per condizionarne le modalità di produzione e vendita.
FASI D’ATTUAZIONE
Dal mese di febbraio l’associazione vorrebbe iniziare un percorso che avrà le seguenti caratteristiche:
1. Presentazione ufficiale di un decalogo di buone pratiche su cui chiedere ai cittadini una progressiva adesione sia come crescente impegno personale e familiare sia come crescente coinvolgimento di nuove persone da far aderire alla campagna. Il decalogo (dieci buone pratiche da attuare nella quotidianità), costituisce elemento imprescindibile per far comprendere il senso e l’impatto potenziale del progetto;
2. Organizzazione di momenti info-formativi tenuti da esperti inerenti ai temi quali: raccolta differenziata, giornata informativa sui temi del riuso, riciclo, risparmio, mobilità sostenibile, alimentazione a basso impatto, imballaggi, riduzione della plastica;
3. Campagna di coinvolgimento di nuove persone o realtà organizzate disposte a fare da tramite alla diffusione del decalogo organizzando momenti di presentazione e di coinvolgimento di nuove comunità locali e di gruppi di aderenti ad associazioni o enti;
4. Organizzazione di eventi tematici a partire da marzo (laboratori sulla raccolta differenziata e il riuso, week end dedicato all’informazione e alla formazione, giornata informativa sui temi del riuso, riciclo, risparmio di risorse, evento sportivo di rilevanza regionale plastic free)