Un anno dopo – Rispondiamo insieme alla pandemia

È passato un anno dall’inizio della pandemia.
I circoli, i soci e gli amici di ARCI si troveranno nel pieno rispetto delle norme, in forma statica, distanziati, per dire che è arrivato il momento di dare una risposta efficace che affermi la centralità della socialità e della cultura come strumenti indispensabili per reagire alla crisi pandemica.
Accanto al disastro dei tagli al Servizio Sanitario Nazionale, da ricostruire completamente, abbiamo assistito a un’inaccettabile colpevolizzazione dei comportamenti individuali dei cittadini e delle pratiche sociali.
Solo i luoghi di lavoro sono rimasti aperti, troppo spesso senza garanzie e tutele per i lavoratori.
La pandemia non è un problema uguale per tutti.
Senza socialità una società è ammalata, perché non si può vivere senza relazioni: l’assenza di rapporti fa male alla salute di ciascuno di noi.
È venuto il momento di dire che socialità, cultura, vita di relazione, sono indispensabili pur nelle nuove condizioni che evidenziano lo stretto legame tra questi elementi della vita
umana e la tutela della salute
di tutti.
Contro la narrazione dominante che contrappone salute a cultura, a socialità, ad educazione, a relazione, crediamo come circoli ARCI di avere un ruolo di profonda utilità sociale.
Affermiamo l’urgenza inderogabile della nostra riapertura in sicurezza e della ripresa delle attività. Insieme a noi la riapertura e la ripresa di attività di tutti gli spazi culturali, artistici e sociali, adesso e subito.
Rifiutiamo la logica dei ristori per tenerci chiusi. Forniteci piuttosto strumenti economici adeguati che consentano di riprendere e sviluppare le nostre attività sociali in sicurezza.
Per una società dove sia possibile prenderci cura gli uni delle altre anche e soprattutto in presenza di una pandemia.
Dopo aver distribuito decine di migliaia di aiuti alimentari e sanitari ai milanesi nella prima fase della pandemia, oggi mettiamo a disposizione i circoli ARCI per la campagna di somministrazione dei tamponi e dei vaccini.
Mettiamo a disposizione i circoli ARCI per la distribuzione e fornitura di pasti ai quarantenati, al personale sanitario, alla protezione civile.
Mettiamo a disposizione i circoli ARCI per lo sviluppo di attività per bambini, ragazzi e adolescenti nella fascia 3- 18 anni.
Chiediamo che si possano riattivare le iniziative culturali e corsistiche nel rigoroso rispetto delle norme sanitarie e dei DPCM.
FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA