Arci: Pagliarulo (ANPI), Maesi (Arcigay), Vita (AAMOD) tra gli interventi di oggi al Congresso nazionale.

Mauro Palma, Garante nazionale persone private della libertà personale, ospite domani della giornata conclusiva

Per uscire da un incubo non basta svegliarsi.

BISOGNA SOGNARE PIÙ VELOCE”.

Roma, Auditorium Antonianum, 1-4 dicembre 2022

 

 ROMA 3 DICEMBRE 2022 – Terza giornata di lavori a Roma del XVIII Congresso Nazionale dell’Arci dal titolo: “Per uscire da un incubo non basta svegliarsi. Bisogna sognare più veloce”.

Tanti anche oggi gli interventi dei delegati e di molti ospiti. Tra loro Gianfranco Pagliarulo, Presidente ANPI. “Se dovessi associare un’espressione all’Arci – ha affermato Pagliarulo – sceglierei luogo della socialità. Un’associazione con una bella e lunga storia che si è intrecciata in moltissime occasioni alla nostra, nelle tante battaglie insieme da antifascisti, nelle lotte per i diritti nel nostro paese. Oggi ci troviamo ad interrogarci su una società che non ci piace e che vorremmo cambiare. Una società dove aumentano povertà e disuguaglianze, dove troppi non votano, facendo prevalere un’Italia precaria, senza futuro e senza illusioni, come fotografato dal Censis. Un paese impaurito, rassegnato, malinconico, con una grande mancanza di felicità. Essere antifascisti oggi, oltre alla memoria del passato, significa praticare ogni giorno l’antifascismo per la libertà, l’uguaglianza, il lavoro, la solidarietà, la pace. Una quotidiana lotta di liberazione, una resistenza politica e civile per difendere la costituzione, in parte non applicata, in parte volutamente dimenticata. Questo è oggi l’antifascismo. Torniamo partigiani, partigiani della felicità”.

Tra gli altri interventi anche quello di Natascia Maesi, Presidente Arcigay.

“Vorrei dire alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni – ha sottolineato Maesi – che i diritti civili, di tutte le persone che non hanno voce, sono diritti trasversali, né di sinistra né di destra, perché hanno a che fare con la vita delle persone e il benessere di un paese. Non è un caso che l’Italia in questa classifica sia molto indietro. Da donna che ha abortito, e sto benissimo, voglio far capire che queste battaglie che prendono di mira i nostri corpi le rispediamo al mittente. A partire dall’attacco alla legge sull’aborto, finita da subito nel mirino del Governo, in un paese dove il 70% dei medici sono obiettori di coscienza, dove in molte città non si può abortire mentre servirebbe investire di più su consultori pubblici e centri antiviolenza. Così come occorre coinvolgere le scuole, con corsi sul consenso, sull’affettività, sulle relazioni: il primo passo per rispondere alla violenza di genere che in Italia conta già 104 femminicidi dall’inizio dell’anno. Occorre mettere al centro l’autodeterminazione delle persone per fare chiarezza contro le mistificazioni perché diritti civili e sociali stanno insieme. C’è bisogno di un grande impegno, di sognare in grande con la partecipazione di tutte, tutti e tuttu. Perché insieme si va più lontano”.

Vincenzo Vita, Presidente Fondazione AAMOD, si è invece soffermato sul futuro della comunicazione e dell’informazione, ricordando il caso di Julian Assange e i tanti giornalisti minacciati e uccisi, o intimoriti con le querele temerarie. “Dobbiamo mobilitarci – ha affermato Vita – anche alla luce di due casi di scuola accaduti in Italia: l’attacco alla trasmissione Report, per un sevizio che coinvolgeva Matteo Renzi, e quello al quotidiano Domani, querelato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Senza dimenticare una grande figura democratica come Julian Assange, che rischia in questi giorni di essere estradato negli Usa e condannato a morte con 175 anni di carcere. La condanna di Assange è la condanna al diritto di cronaca, un colpo inaccettabile”.

Presentato anche Cultura è Comunità, il progetto di Arci Torino che ha sviluppato un’app per la digitalizzazione del tesseramento dove lə sociə può seguire l’attività di tutte le associazioni, organizzate per categorie.

I lavori del Congresso dell’Arci riprenderanno domani mattina alle 9 per la giornata conclusiva. Atteso l’intervento di Mauro Palma (Garante nazionale persone private della libertà personale).

La diretta integrale del XVIII Congresso Nazionale dell’Arci in streaming sul sito di Radio Radicale (www.radioradicale.it).

Per maggiori informazioni: www.arci.it/congresso2022/

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