“Sulle droghe abbiamo un piano”: la contro-conferenza è stata un successo

La contro-conferenza sulle droghe, promossa dal Forum Droghe insieme a tante organizzazioni sociali, esperti e associazioni impegnate sul tema delle sostanze e delle dipendenze, ha visto la partecipazione di centinaia di persone nei tre giorni di incontri, dal 6 all’8 novembre.

L’iniziativa ha messo in luce quanto il Governo sia oggi lontano dagli orientamenti internazionali, a partire da quelli delle Nazioni Unite, e ha riportato al centro del dibattito le politiche di Riduzione del Danno come risposta concreta ed efficace per garantire il diritto alla salute e affrontare il tema del consumo senza pregiudizi ideologici e approcci punitivi.

Gli enti locali della rete Elide, in prima linea nell’ascolto e nella risposta ai bisogni delle persone più fragili, hanno ribadito con forza:

“La gestione del consumo di sostanze non è – e non può essere – una questione di ordine pubblico. È una questione di salute pubblica, di diritti, di prossimità sociale, e richiede politiche che nascano dall’ascolto dei territori e non dalla riproposizione di modelli repressivi.”

Il movimento che si è raccolto attorno alle richieste della contro-conferenza rilancia ora la sua azione, chiedendo a forze politiche e sociali un impegno costante per cambiare leggi e dispositivi che garantiscano diritti umani e sociali, e che affrontino il tema delle dipendenze all’interno delle politiche di contrasto alle disuguaglianze e di rigenerazione sociale di quartieri e comunità.

Dal documento finale della contro-conferenza

“I miliardi investiti in politiche proibizioniste, in Italia e nel mondo, non hanno ridotto o contenuto il fenomeno, mentre continuano a non proteggere la salute e la sicurezza delle persone che usano sostanze.
La ‘guerra alla droga’ ha prodotto danni alla giustizia sociale, alla coesione dei territori e al rispetto dei diritti umani e delle libertà personali.”

La Conferenza nazionale sulle droghe, prevista dalla Legge 309/90, dovrebbe valutare l’applicazione della legge e predisporre una strategia nazionale aggiornata, garantendo partecipazione, trasparenza e indipendenza scientifica. Tuttavia, l’ultima edizione ha ignorato gli sviluppi internazionali e la Risoluzione adottata dalla Commissione Droghe dell’ONU nel marzo 2025, che invita a rivedere la “guerra alla droga”.

L’Italia, che ha votato a favore di quella Risoluzione, deve ora avviare una revisione delle proprie politiche, partendo da una valutazione onesta dei danni prodotti dalla Legge 309/90.

In linea con quanto stabilito dall’ONU e sulla base di anni di impegno pubblico, politico e referendario, la contro-conferenza propone una serie di riforme strutturali e invita associazioni, istituzioni e cittadine/i a unirsi al Movimento per una riforma dal basso delle politiche proibizioniste.

“Insieme ci impegneremo a promuovere e sostenere il cambiamento, dal Parlamento alle città, anche con iniziative di disobbedienza civile per tutelare spazi di libertà e contrastare la repressione.”


Approfondimenti

Scarica la Sintesi del documento adottato dalla Contro-conferenza sulle droghe 2025:
sintesi documento finale