Decennale naufragio del 3 ottobre: fermare la strage è possibile

Il 3 ottobre 2013 nei pressi dell’Isola dei Conigli, la più bella spiaggia di Lampedusa, emergevano centinaia di cadaveri. Alla fine si conteranno 368 vittime.
 
Nel 2016, in seguito alla tragedia, il Parlamento italiano istituì per il 3 ottobre la “Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione”, per sottolineare come la Repubblica si deve adoperare per impedire altre stragi.
 
Da allora più di 27mila persone hanno perso la vita nel tentativo di entrare in Europa attraversando il Mediterraneo centrale ed è sempre più difficile scappare da guerre e persecuzioni.
 
Una strage che può essere fermata a condizione che i governi predispongano un programma di ricerca e salvataggio europeo e che introducano canali di accesso legali e sicuri per ricerca di lavoro e per ricerca di protezione.
 
Il 3 ottobre 2023, a dieci anni da quel terribile naufragio, vogliamo ricordare quelle morti innocenti e le responsabilità di governi e Commissione Europea nel determinare le condizioni perché le stragi continuino.
Fermare la strage è possibile, invertendo la direzione delle politiche sull’immigrazione e cominciando a fare gli interessi pubblici e non più quelli privati di partiti e movimenti politici xenofobi.