Decreto flussi: un permesso di soggiorno per i lavoratori truffati

18 dicembre: presidio in piazza Capranica per chiedere dignità e diritti per chi è penalizzato dal Decreto Flussi

Il 18 dicembre 2025, in occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori Migranti e delle loro Famiglie, numerose organizzazioni sociali e sindacali scendono in piazza a Roma, in piazza Capranica dalle 16:30, insieme a lavoratori e lavoratrici vittime di un sistema ingiusto. Assemblee, iniziative e mobilitazioni si terranno anche in altre città italiane, per chiedere una riforma radicale del Decreto Flussi e politiche migratorie più giuste e trasparenti.

Il Decreto Flussi, concepito per incrociare a distanza domanda e offerta di lavoro, si conferma lontano dalla realtà del mercato occupazionale. Negli anni ha prodotto irregolarità e violazioni sistematiche dei diritti, esponendo lavoratrici e lavoratori a ricatti e truffe da parte di soggetti senza scrupoli.

Molte persone migranti si trovano oggi sul territorio senza permesso di soggiorno per cause indipendenti dalla loro volontà, pur avendo seguito le procedure previste dalla legge. Altre persone, vittime dei decreti precedenti, lavorano senza alcuna tutela, esposte allo sfruttamento e al caporalato.

In un Paese che fatica a reperire manodopera in molti settori e che vede crescere l’emigrazione giovanile, è nell’interesse dell’Italia favorire la permanenza regolare sul territorio e un’occupazione dignitosa.

Per questo, le organizzazioni promotrici chiedono al Governo di garantire un permesso di soggiorno a tutte le persone che, arrivate con il Decreto Flussi, sono scivolate nell’irregolarità per cause non imputabili a loro.

Per adesioni all’appello e informazioni: 18dicembre2025@gmail.com

Organizzazioni promotrici:

A Buon Diritto – ACLI – ActionAid – Arci – ASGI – ASGS – Casa dei Diritti Sociali – CGIL – CIES – CNCA – Commissione Migrantes Missionari Comboniani Italia – Emergency – Ero Straniero – Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose – Italiani Senza Cittadinanza – Medici del Mondo – Oxfam  Recosol – SIMM – UIL – UNIRE