ESTATE INFANZIA E ADOLESCENZA – PROPOSTA DI AGGIORNAMENTO DELLE LINEE GUIDA

In relazione alle attività educative per l’estate, sono al momento in via di progettazione le iniziative a livello locale ai sensi dell’Allegato 8 al DPCM 19 maggio n. 34 ovvero, in alcune Regioni, ai sensi del documento della Conferenza delle Regioni del 20 maggio 2020 aggiornato alla sua versione del 25 maggio.

Tali Line Guida, per le attività estive, articolano e definiscono misure legate alla lettura della situazione riferita all’emergenza Covid-19 datata mese di aprile, in alcune parti anche riferita ad un periodo precedente.

Il Governo ha sempre dichiarato che le varie assunzioni e deliberazioni avrebbero fatto riferimento anche all’evolvere della conoscenza del fenomeno pandemico, aggiornando via via quanto di necessità al fine di assicurare il maggior grado possibile di salute pubblica e di contrasto alla diffusione del contagio da Corona-Virus.

Atteso quanto sopra, si rileva che:

  • come è noto, bambini e ragazzi stanno scontando misure altamente gravose con conseguenze psicologiche, psicofisiche, cognitive e della sfera affettivo/relazionale fortemente significative, come attestato anche da molteplici interventi di pediatri ed esperti del settore (si veda fra le altre l’appello in nota1).
  • tali misure possono assumere significato in una situazione di gravissima emergenza in cui esse si dimostrino strettamente necessarie: i casi di contagio in costante ribasso in tutta Italia da oltre un mese non sembrano andare in questa direzione
  • le attuali Linee Guida (nazionali e/o regionali) concordano nella definizione di misure per le attività estive significativamente rigide in termini di distanziamento fisico, obbligo di mascherine e in generale di “affiancamento” quasi permanente di figure adulte a controllo dei gruppi; unitamente a ciò, l’attenzione prevalente delle Linee Guida si concentra sui comportamenti dei bambini, sui loro giochi, sulle loro interazioni, ponendo serie difficoltà operative e funzionali e anche contrastando la normalità dei modus operandi relazionali di bambini e adolescentiSi rileva altresì che i recenti dati nazionali e internazionali riferiti ai bambini e agli adolescenti convergono tutti su alcuni aspetti di grande rilevanza2:
  • i minorenni sono nel complesso meno soggetti al contagio, in una percentuale molto bassa quasi irrilevante; tra questi, sono quasi irrilevanti i casi di contagio sotto i 10 anni. Ciò occorre anche in casi di conclamato focolaio domestico
  • i minorenni sono nel complesso significativamente meno infettivi gli uni verso gli altri e anche verso gli adulti
  • al contrario, le situazioni di contagio che occorrono chiamano in causa gli adulti, specialmente la fascia 20/501https://napoli.repubblica.it/cronaca/2020/04/27/news/coronavirus_lettera_aperta_dei_pediatri_tutelare_i_diritti_dei _bambini_-255008378/
    2 https://www.uppa.it/educazione/scuola/riapertura-delle-scuole-cosa-dicono-gli-studi/

1

Al netto di questi dati, si propone di accogliere un cambio di prospettiva in merito alle proposte dedicate ai minorenni in ambito estivo o, in generale, extrascolastico. Si propone quindi:

  1. a)  di mantenere la condivisibile misura di diradamento degli assembramenti da parte di adulti nell’ambito (e/o in prossimità dei bambini/adolescenti) delle attività estive ovvero la limitazione di presenza di adulti non “certificati” all’interno delle stesse
  2. b)  di adottare, come metodo generale di lavoro, la strutturazione di attività supervisionate da adulti ma gestite il più possibile in autonomia dai bambini e adolescenti, in una logica steineriana/montessoriana, come metodo pedagogico naturalmente adatto a diminuire possibili rischi di contagio
  3. c)  di predisporre l’utilizzo di mascherine esclusivamente da parte degli adulti: l’utilizzo di mascherine da parte dei bambini risulta non efficace rispetto all’obiettivo della sicurezza mentre è necessaria una adeguata programmazione ludico/didattica atta ad organizzare attività che non comportino assembramenti, scambio di droplets, condivisione cibo etc.
  4. d)  di far decadere la misura della rigidità dell’organizzazione dei piccoli gruppi se non come orientamento generale di carattere organizzativo, in quanto è oggettivamente insostenibile il presupposto che attraverso questa strategia sia possibile “tracciare” eventuali casistiche di contagio, che invece dovrebbero essere prioritariamente cercate – laddove occorressero – in contesti adulti di riferimento, o all’uopo anche in quelli
  5. e)  di far contestualmente decadere il divieto di contatto, che non appare efficace sanitariamente ed è educativamente e psicopedagogicamente pericoloso, sostituendolo con la sopracitata richiesta di organizzazione di attività che non prevedano assembramenti, grandi gruppi, condivisione di respiro e “flügge”, condivisione di cibo, etc.
  6. f)  di considerare invece la necessità di attivare un supporto tecnico/ludico/educativo al fine di predisporre attività che oltre a promuovere l’autonomia dei gruppi di bambini, siano tali da limitare al massimo la condivisione del respiro e delle forme ragionevolmente dimostrate di trasmissione dei droplets. In questo senso la massima prevenzione passa dalla buona organizzazione di attività per tipologia ludica, con conseguente possibilità di non utilizzo della mascherina per un tempo superiore a quanto necessario

Mantenendo quindi le misure di cui sopra, unitamente frequente (e programmata) pulizia delle mani, nonché alla realizzazione delle attività in prevalenza all’aperto, appare possibile realizzare quanto necessario per il contrasto del rischio di contagio, componendo bisogni e diritti dei bambini/adolescenti e misure di profilassi

-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

Dopo tre mesi in cui complessivamente è stato necessario mettere a dura prova il sistema relazionale ed educativo per bambini e adolescenti, si ritiene utile verificare le convergenze di tutta la letteratura scientifica internazionale in relazione ai minorenni, al fine di aggiornare le misure nella direzione strettamente necessaria e compatibile con le loro esigenze.

Scarica il documento