Europe for Peace, Bolini (Arci): ai giovani dico di unirsi per una cultura politica nuova e un’alternativa di società che al primo posto non abbia il profitto ma la cura. Delle persone, del vivente, del pianeta

ROMA 5 NOVEMBRE 2022 – “Sono della generazione pacifista degli anni 80, cresciuta contro la guerra nucleare, per l’Europa unita e poi nei conflitti del Medio Oriente e dei Balcani. Una generazione accudita da Tom Benetollo, don Tonino Bello, Ernesto Balducci, Luciana Castellina”.

Sono queste le parole con le quali Raffaella Bolini, di Arci nazionale, ha aperto il suo intervento dal palco di Piazza San Giovanni a Roma in occasione della manifestazione per la Pace convocata dalla Coalizione Europe for Peace.

“Ai giovani, perché ora è il vostro turno, mi permetto – ha proseguito Bolini – di dare qualche consiglio. Non consentite che la guerra torni ad essere un valore, e che si  torni all’era della clava. Imparate invece a memoria il diritto internazionale, prodotto del lungo percorso degli umani per civilizzare il conflitto. Il diritto internazionale dà forza a chi non ha potere. E’ la forza dei deboli”.

“Questa guerra va fermata ora, subito. Il cessate il fuoco deve essere imposto ora, subito. Solo il negoziato internazionale può ristabilire legalità e diritto. Giustizia non verrà da altri massacri, dalla crisi alimentare ed energetica, dal rischio di guerra mondiale e nucleare. Solo una soluzione politica può fare giustizia. E questo è il dovere assoluto della politica”.

“Non dimenticate – ha aggiunto Bolini – le lezioni della pandemia: io sono al sicuro solo se tutti sono al sicuro. La sicurezza è comune e interdipendente, ecologica, sociale, con gli altri, non contro gli altri. E dunque non rassegnatevi a vivere in un Mediterraneo che, come l’Est, è ridotto a periferia, muro contro i migranti e confine armato. Siamo zone di contatto con altri popoli e culture. Siamo ponti. E’ una ricchezza, non una condanna”.

“Costruite – ha concluso Bolini – una cultura politica nuova e un’alternativa di società, che al primo posto non abbia il profitto ma la cura, delle persone, del vivente, del pianeta. Le risorse ci sono, se si ferma la guerra globale e permanente dei ricchi contro i poveri e contro la natura. E unitevi, stiamo uniti. Abbiamo di fronte grandi avversari, la nostra sola forza è l’unità. Ribellatevi, come fate, perché è giusto. In molti più che 50, lo sappia il governo. Ne va della vita. Della pace, del pane, del pianeta”.