Giornata internazionale contro il razzismo

Oggi è la giornata internazionale contro il razzismo. Negli ultimi anni lo spazio del razzismo nel dibattito pubblico è diventato strabordante, fino ad essere considerato, in tutto il ricco occidente, e non solo, un normale strumento di battaglia politica. In molti casi, troppi, è il principale terreno di conquista del consenso elettorale. In Italia e nell’UE, l’estrema destra xenofoba, purtroppo senza avversari, o forse con pochi e deboli avversari, ha conquistato fasce crescenti dell’opinione pubblica e dell’elettorato principalmente attraverso campagne di odio contro stranierɜ, rifugiatɜ e minoranze.
Il razzismo si è fatto spazio anche tra le forze democratiche, impaurite dal crescente consenso delle destre e disponibili a inseguirle sul loro terreno.
Anche la società civile non ha più trovato su questo terreno, da anni, una connessione con l’opinione pubblica e con gran parte dei milioni di persone che militano nelle organizzazioni del terzo settore e nei movimenti. Le ultime grandi manifestazioni nazionali risalgono a quasi 10 anni fa.
Oggi c’è bisogno di promuovere il protagonismo e la partecipazione delle vittime del razzismo. Rifugiatɜ, migrantɜ, giovani di origine straniera, in un Paese che non lascia spazio ai protagonisti nel dibattito sull’immigrazione, devono prendere la parola e assumere la leadership di un nuovo movimento antirazzista.
Senza di loro il nostro Paese, l’UE, non potrà che continuare a fare passi indietro in tema di diritti e diritti umani.
Serve poi che le forze democratiche e di sinistra investano seriamente e in maniera non episodica sul tema dei diritti. Alla politica del razzismo, molto presente e visibile in Italia e in Europa, si deve rispondere con la politica dei diritti e dell’uguaglianza. In questa giornata questo è l’auspicio e l’appello dell’#Arci.