IL LIBRO. ‘La legge del mare’ di Annalisa Camilli

Cronache dei soccorsi nel Mediterraneo - di Annalisa Camilli

Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale da anni impegnata a seguire le rotte delle migrazioni verso l’Europa, racconta la caduta degli ‘angeli del mare’, la loro messa sotto accusa, l’origine della propaganda contro le Ong che contamina l’informazione in Rete e il dibattito pubblico.

«È un viaggio tra le parole, le polemiche e le inchieste (naufragate), tra taxi del mare e fake news sui migranti, tra i leoni da tastiera della destra e il 25enne Javier, soccorritore alla prima missione, che vomita dopo aver visto il cadavere di un bambino» (Daniele Castellani Perelli, Il Venerdì).

«Strappare all’acqua chi sta affondando è un dovere per ogni marinaio e per ogni nave. È la legge del mare a imporlo».

Per lungo tempo li abbiamo chiamati ‘angeli del mare’. Le Ong impegnate nel Mediterraneo per soccorrere i migranti erano considerate il simbolo della società civile europea pronta all’accoglienza, quella della solidarietà e degli striscioni Refugees Welcome che aveva scelto di non abdicare al proprio ruolo dopo il conflitto in Siria e l’esodo legato al fallimento delle primavere arabe. Poi qualcosa è cambiato. Nel 2017, nel giro di pochi mesi, il discorso pubblico è stato deviato: gli angeli sono diventati vicescafisti, le loro navi taxi del mare.

Un processo di criminalizzazione segnato da tappe precise: un dossier dell’agenzia europea Frontex, una campagna mediatica, la commissione d’indagine del Senato, poi le accuse (perlopiù archiviate) di alcune procure siciliane, i sequestri delle navi. Infine le dichiarazioni dei politici di casa nostra e di esponenti della destra sovranista di tutta Europa. Fino allo stallo dei porti chiusi via Twitter, ai casi della Aquarius e della Diciotti, alla guerra di posizione sulla redistribuzione dei migranti che segna ogni giorno il dibattito politico italiano ed europeo.

La legge del mare ripercorre da vicino le fasi di questa evoluzione partendo da Josefa, la donna camerunense salvata dalla nave Open Arms nel luglio 2018, e dalla strumentalizzazione della foto che mostra le sue unghie smaltate di rosso. Lo fa portandoci a bordo delle navi dei soccorritori, spiegandoci chi sono davvero, come operano e in che modo finanziano le loro attività. Un viaggio necessario per capire che la legge del mare ha un unico obiettivo: salvare la vita di chi rischia di sparire tra le onde.