Le questioni irrisolte del post-terremoto: si è chiusa la Scuola di Fornara

Si è chiusa il 9 settembre 2023, la settima edizione della “Scuola di Fornara – Prospettive critiche per l’Appennino centrale” pensata e organizzata dal collettivo di ricerca “Emidio di Treviri -EdT”, e che quest’anno ha visto tra i suoi partner anche Arci nazionale.

La Scuola offre uno spazio di scambio tra il mondo della ricerca, quello dell’attivismo e quello di chi abita i territori, per confrontare e rielaborare insieme teoria, pratica e critica.

Il percorso scientifico del gruppo, sviluppato in modo autonomo, autogestito e autofinanziato, quest’anno si è soffermato sul nodo dell’agricoltura come punto di intreccio di tematiche più ampie:
1) la cura del suolo, dei bacini idrogeologici, degli ecosistemi e della biodiversità come pratica necessaria alla sopravvivenza umana, anche in città;
2) la problematizzazione dei processi di produzione, distribuzione e riproduzione delle risorse come strumenti in grado di equilibrare o squilibrare i relazioni tra esseri umani, tra gli umani e l’ambiente naturale, tra produzione e riproduzione delle risorse, tra zone urbane e zone rurali del Paese.
3) i rapporti di forza tra la cittadinanza e le istituzioni, locali, territoriali, nazionali ed europee nel co-progettare il territorio per co-progettare relazioni, modelli produttivi, e modelli di sviluppo.

La collaborazione con Emidio di Treviri è stata finalizzata a permettere a 11 dirigenti ARCI attivi in aree montane o rurali di partecipare alla Scuola: EdT ha messo a disposizione 11 borse di studio per dirigenti ARCI (le quote, necessarie all’autofinanziamento della scuola, sono state coperte dagli altri partecipanti in un’ottica di mutualismo), mentre ARCI Nazionale ha coperto le spese di viaggio dei propri partecipanti.

Il percorso di riflessione sulle Aree interne dentro l’Arci continuerà nei prossimi mesi costruendo nuove occasioni di approfondimento e condivisione e strutturando nuove collaborazioni con reti e organizzazioni del settore.