
Il 28 maggio un programma di iniziative promosso da Arci
Roma, mercoledì 28 maggio, ore 18,
Centro culturale Malafronte, Via dei Monti di Pietralata 16
Il prossimo 28 maggio, a partire dalle ore 18, la sede nazionale dell’Arci a Roma, in Via dei Monti di Pietralata 16, ospita un programma di iniziative aperto al quartiere.
Nell’ambito dei lavori di riqualificazione della sede del Malafronte, l’Arci ha invitato l’illustratore e graphic designer romano Patrizio Anastasi a realizzare un murales. ‘Un ecosistema di segni’, questo il titolo del lavoro, rivisita e riflette su alcuni dei simboli storici dell’associazione, miscelandoli in un sistema di forme minimali e geometriche che raccontano una storia in movimento e in continua trasformazione.
Il programma delle iniziative per il 28 maggio, oltre alla presentazione dell’opera, prevede anche l’incontro con Ritanna Armeni, giornalista e scrittrice, che dialogherà con Luciana Castellina e Walter Massa, commentando il suo ultimo libro ‘A Roma non ci sono le montagne’, opera che racconta con passione e profondità una delle pagine più complesse e significative della Resistenza romana, l’azione di via Rasella compiuta dai GAP romani, un’occasione per approfondire le biografie di un gruppo di giovani che scelsero di agire contro l’occupazione, rischiando tutto per la libertà.
Il libro di recente è stato adottato dall’Arci per un percorso nei gruppi di lettura attivi nei circoli in tutta Italia, per continuare a celebrare l’ottantesimo della Liberazione dal nazifascismo durante tutto l’anno.
Sul filo della resistenza, quella odierna combattuta lontano ma che ci coinvolge profondamente, anche la mostra di Gianluca Costantini ‘Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina’, progetto visivo dell’artista che ritrae i volti dei giornalisti uccisi a Gaza dall’inizio del conflitto nel tentativo di restituire una forma di estremo ringraziamento, creare un rituale collettivo d’espiazione, di tenace desiderio, indirizzato a non lasciare andare nell’oblio i visi di queste ennesime silenziose vittime. La mostra è parte della campagna Palestina con altri occhi di Arci e della raccolta fondi Help Gaza a sostegno delle famiglie palestinesi.