Mare Jonio, siamo dalla parte giusta

Aiutateci a sostenere Mediterranea con il 5X1000 ad Arci

All’indomani dello sbarco dei naufraghi a Lampedusa il sentimento prevalente è la soddisfazione di aver portato in salvo in un porto sicuro 49 persone sottratte ai pericoli della traversata e alle torture libiche. Sono entrate in Italia cantando ‘libertà, libertà’ perché per loro il nostro è ancora il paese dei diritti umani e della salvezza possibile.

Al Comandante della Mare Jonio è stato notificato il sequestro probatorio della nave, su iniziativa della Polizia Giudiziaria, nello specifico la Guardia di Finanza. La contestuale identificazione del comandante è un atto dovuto per procedere al sequestro.

Lo si accusa di non avere spento i motori, come ordinato dalla Guardia Costiera a poche miglia dalle acque territoriali italiane, mentre la Mare Jonio fronteggiava onde alte più di due metri, come si vede nel video che abbiamo diffuso ieri. Era un ordine impossibile da eseguire senza mettere in serio pericolo la sicurezza della nave e di tutte le persone a bordo, la cui tutela è l’obbligo prioritario di ogni comandante.

La nostra azione di obbedienza civile si è sempre mossa nel quadro giuridico delle norme vigenti, rispettando anche la loro gerarchia, avendo come bussola il diritto e i diritti che tutelano la vita e la dignità delle persone.

Ancora una volta si potrà dimostrare che le navi della società civile sono gli unici soggetti del Mediterraneo centrale che agiscono con queste priorità.

Noi però non abbiamo alcun dubbio.  Siamo dalla parte giusta, aiutare gli ultimi.

Ci auguriamo che la Mare Jonio possa tornare presto in mare.  Aiutateci a sostenere Mediterranea con il 5X1000 ad Arci (codice fiscale 97054400581), di sicuro controcorrente ma felici di aver contribuito a salvare delle vite in mare.