Memorandum UE-Tunisia: un accordo contro il diritto internazionale e i diritti umani

“Ancora una volta, dopo il califfo Erdogan e le milizie libiche, l’UE, su mandato delle destre xenofobe, questa volta capeggiate dalla nostra presidente del Consiglio, firmano un accordo con un governo autoritario, per impedire a persone in fuga da guerre e persecuzioni di arrivare in Europa”. Queste le dichiarazioni di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione di Arci nazionale, dopo la firma del Memorandum d’intesa tra UE e Tunisia.

“Che il presidente tunisino Kais Saied – afferma Miraglia – abbia messo in galera i suoi oppositori, esautorato il parlamento e promosso la caccia allo straniero, macchiandosi di violenze e uccisioni nei confronti di centinaia di stranieri abbandonati nel deserto libico, non è rilevante per il nostro governo e per la Commissione Europea”.

“Le vite degli altri – prosegue Miraglia – non valgono nulla e le regole democratiche, i trattati internazionali, sono un lusso che non possiamo permetterci di allargare a chiunque. Il diritto diventa oramai privilegio e così si cancella la storia dell’Unione Europea e della sua civiltà giuridica”.

“Il Memorandum of Understanding – sottolinea Miraglia – è una lista di dichiarazioni di impegni su molti argomenti. Ma l’argomento principale, l’unico, che interessa l’Europa, e in particolare la nostra presidente del Consiglio, presente alla firma a Tunisi, è impedire alle persone di partire”.

“La retorica dell’invasione – dichiara Miraglia – è l’unico argomento che spinge a sforzi internazionali e diplomatici degni di miglior causa. Non sono i diritti umani che ci interessano. Non la stabilità della Tunisia o favorire un processo democratico. Ci interessa inseguire le argomentazioni propagandistiche delle destre xenofobe che sull’immigrazione hanno costruito la loro fortuna politica, oramai in gran parte dei Paesi UE”.