'In Cdm nessuna soluzione concreta, con 18 mesi di trattenimento e 19 Cpr, pochi anni fa, i numeri dei rimpatri non sono cambiati'
“Il piano d’azione presentato dalla coppia Von der Leyen-Meloni rappresenta l’avvio della campagna elettorale per le europee del 2024 e nulla ha a che fare con ciò che servirebbe in questo momento all’Italia e all’Ue” dichiara Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione di Arci nazionale. “L’Ue ha in corso un progetto di riforma della legislazione su immigrazione e asilo, il Patto Europeo, che è stato approvato lo scorso 19 giugno e ora andrà in discussione al Parlamento – ricorda Miraglia – Questo piano d’azione si pone totalmente al di fuori delle procedure istituzionali e quindi non ha alcun valore concreto sui contenuti delle proposte. Si tratta inoltre di cose già viste migliaia di volte: di canali d’accesso legali si parla in tutti i documenti degli ultimi anni ma senza nulla di concreto e senza nessuna volontà neanche di avviare una discussione su questi”.
“Le formule usate sono sempre le stesse e prefigurano comunque una mancanza di fiducia dell’Ue verso l’Italia – prosegue Miraglia – La presenza di agenzie dell’Ue nei luoghi di arrivo in Italia è prevista perché francesi e tedeschi si sono accorti che questo governo ha ricominciato a far passare le persone senza registrarle nel sistema Eurodac, il sistema europeo per i richiedenti asilo, per aggirare il Regolamento Dublino. In almeno 3 dei 10 punti del piano si prevedono interventi dell’Ue sul territorio italiano e alle nostre frontiere, tutti interventi basati sulla bugia, pubblicamente accettata, che siamo il Paese che fa di più degli altri e che l’Ue ci ha lasciati soli: tutte falsità! Da almeno 10 anni siamo sotto la media europea per numero di persone accolte in proporzione alla popolazione. Da diversi anni Germania, da sempre, Francia e Spagna, accolgono molte più persone dell’Italia e quindi è del tutto falso che facciamo più degli altri e che ci hanno lasciati soli”.
“Quanto alla proposta uscita dal Cdm di oggi su un inasprimento del trattenimento degli stranieri in attesa di espulsione è anch’essa vecchia ed ha già dimostrato di essere inutile: con 18 mesi di trattenimento e 19 Cpr, pochi anni fa, i numeri dei rimpatri non sono cambiati e continueranno ad essere infinitamente lontani dal numero di persone che non ottengono un permesso di soggiorno. Insomma ancora una volta propaganda elettorale e nessuna soluzione concreta”, conclude Miraglia.