Solidarietà ai familiari del detenuto morto nel carcere di Catanzaro. Venga fatta rapidamente luce su quanto accaduto.

Venerdì 17 febbraio 2023 è morto nel carcere di Catanzaro il signor Oleksandr Krasiukov, di nazionalità ucraina, in seguito ad un’emergenza medica, all’età di 43 anni.

L’Arci esprime solidarietà e vicinanza alla famiglia e chiede che venga fatta rapidamente luce sui fatti che hanno portato alla morte del loro congiunto.

Il sig. Krasiukov era stato arrestato non appena arrivato in Italia per aver condotto una barca di migranti sulle nostre coste (favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, ex art.12 TU sull’immigrazione).

Monitoriamo oramai da anni, anche attraverso il lavoro del circolo Porco Rosso di Palermo, i tanti casi di persone accusate di questo reato ingiusto, di cui chiediamo la cancellazione.

Le carceri italiane continuano a essere luoghi di negazione del diritto, come confermano tutti i rapporti presentati dalle associazioni e dalle istituzioni pubbliche, per persone sia italiane che straniere.

Tra questi ricordiamo la nota dell’osservatorio Antigone, pubblicata qualche giorno prima della morte del sig. Krasiukov, proprio sull’allarmante condizione sanitaria all’istituto catanzarese.

Seguiremo nelle prossime ore da vicino questa vicenda e valuteremo – a partire dai risultati dell’indagine che è stata avviata dalla magistratura per accertare le cause della morte ed eventuali responsabilità, anche in capo alla direzione dell’istituto penitenziario – le iniziative da intraprendere perché la verità possa emergere.