Non siamo pesci: presidio nonviolento in piazza Montecitorio

Il governo offra porto sicuro a Sea Watch e subito commissione di inchiesta su stragi nel Mediterraneo

Oggi alle 17.00 torneremo a manifestare in maniera nonviolenta dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo e per chiedere l’immediato sbarco dei 47 migranti a bordo della nave Sea Watch 3. Sono molti i responsabili delle tragedie a cui abbiamo assistito e a loro vogliamo chiedere conto delle migliaia di vite che si è scelto di non salvare: una responsabilità che ha origine nella legittimazione, da parte di questo e del precedente governo italiano, della Libia come attore nella gestione – totalmente irresponsabile – dei flussi migratori.

Vogliamo dare voce a un’opinione pubblica che esiste e chiede di mettere fine a questo dramma ripristinando il rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali, a cominciare dal consentire alle navi militari e alle Ong che salvano le vite in mare di poter intervenire.

E a chi finge di non conoscere le condizioni di quanti – grazie alla strategia inaugurata dal precedente Governo di fornire mezzi e risorse ai militari libici per bloccare le partenze – vengono riportati nei centri di detenzione libici, chiediamo di fare chiarezza sul comportamento e sulle responsabilità della guardia costiera libica e sulle cause degli ultimi naufragi, come quello in cui hanno perso la vita 117 persone, rendendo pubblici documenti, comunicazioni e video relativi alla tragedia. A questo fine, chiediamo al Parlamento di istituire una commissione di inchiesta sulle stragi nel Mediterraneo e sull’operato dei libici.

Chiediamo inoltre al Governo di autorizzare immediatamente lo sbarco delle 47 persone a bordo della Sea Watch, senza che si ripeta l’odissea vissuta a fine dicembre davanti a Malta. E a tutti gli Stati europei ricordiamo che la redistribuzione dei migranti si fa a terra e non in mare.

Sono queste le richieste che porteremo in piazza Montecitorio al presidio convocato alle 17 da Radicali italiani e associazione A Buon Diritto, a cui ha aderito l’Arci nazionale.

Non possiamo e non vogliamo essere complici di questa strage di stato.

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