Il 29 luglio 2023, il Prefetto di Bologna ha emesso un’ordinanza urgente per revocare l’accoglienza di un gruppo imprecisato (da 100 a 269) di richiedenti asilo ospiti dei centri di accoglienza straordinaria (CAS) nell’area metropolitana di Bologna, citando motivi di ordine pubblico e sicurezza. Come ben spiega la nota di denuncia dell’Asgi, l’intervento del Prefetto di Bologna viola le nostre leggi e produce gravi problemi sociali, come oramai fa questo governo da mesi.
L’ordinanza, infatti, vorrebbe revocare l’accoglienza (entro 4 giorni!) allɜ richiedenti asilo che risultano avere un ricorso pendente per il riconoscimento della protezione internazionale, per favorire l’ingresso di altrɜ richiedenti asilo arrivati recentemente in Italia.
Una misura discriminatoria e incostituzionale, che minaccia di lasciare centinaia di persone per strada, violando i loro diritti.
L’assenza di posti in accoglienza è dovuta alla mancata programmazione e non ai numeri delle persone, che sono del tutto gestibili e prevedibili. Senza programmazione non ci saranno mai risposte adeguate e queste mancanze non possono essere scaricate su chi ha diritto all’accoglienza. Le responsabilità sono politiche e sono legate alle scelte dei diversi governi che hanno utilizzato una presunta emergenza per perseguire i propri tornaconti elettorali di fronte ad un fenomeno strutturale e gestibile.
Chiediamo il ritiro immediato dell’ordinanza. Chiediamo di impedire questo scempio. Chiediamo alle istituzioni di alzare la voce contro l’ennesimo intervento di propaganda e di razzismo sulla pelle dellɜ migranti.