Premio Cesare Zavattini 2019/20

Un workshop di formazione e sviluppo per la realizzazione di tre progetti di riuso creativo del cinema d'archivio

Il Premio Cesare Zavattini, giunto alla IV edizione, è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, sostenuta da MiBACT, Nuovo IMAIE e Istituto Luce Cinecittà, realizzata in collaborazione con Cineteca Sarda, Deriva Film, Officina Visioni, Arci UCCA e FICC.
Al Premio possono concorrere, attraverso un bando pubblico, giovani film-maker professionisti e non, di qualsiasi nazionalità, di età compresa tra i 18 e i 35 anni: basta presentare il progetto di un cortometraggio documentario, della durata massima di 15 minuti, che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico della Fondazione Aamod, degli archivi partner o di altri archivi.
Il bando è attivo fino all’11 ottobre 2019.
Tra i progetti pervenuti una Giuria composta da cinque importanti personalità del cinema italiano sceglie nove finalisti, che hanno la possibilità di partecipare a incontri formativi e di sviluppo guidati da affermati professionisti. Al termine, la stessa Giuria seleziona tra i finalisti tre progetti vincitori che, oltre a utilizzare liberamente con licenze Creative Commons, il materiale filmico dell’Aamod e degli archivi partner, ricevono servizi gratuiti di supporto per la realizzazione dei cortometraggi e la somma di 2.000 euro per ciascun progetto realizzato.
Il percorso formativo e di sviluppo, che si terrà fra ottobre 2019 e gennaio 2020, prevede 6 incontri di formazione di 3 ore ciascuno e, per ogni progetto, 9 ore di tutoring individuale in presenza e 12 ore di tutoring individuale a distanza.
La fase realizzativa è prevista tra febbraio e maggio 2020. Per i progetti di cortometraggi documentari non sono previsti vincoli tematici, di genere, di formato o di fruizione: anzi, l’iniziativa intende stimolare e premiare l’originalità, la sperimentazione, anche il ‘tradimento’ o il rimescolamento dei generi, in particolare nel riuso del cinema d’archivio. Non a caso è intitolata a Cesare Zavattini (scrittore, sceneggiatore, regista, giornalista, pittore, animatore culturale), uno dei padri del neorealismo italiano, ma anche sostenitore instancabile del cinema come libero, multiforme, creativo, irriverente strumento di conoscenza del reale in tutti i suoi aspetti.
Grazie al Premio Zavattini, sono stati prodotti sinora 10 cortometraggi a base parziale o totale d’archivio, che hanno avuto la possibilità di partecipare a importanti festival nazionali o internazionali, ricevendo in taluni casi importanti riconoscimenti. Hanno aderito al Premio Zavattini, partecipando alle Giurie o in qualità di  conduttori degli incontri di formazione, importanti professionisti del cinema italiano (tra cui i registi e sceneggiatori Daniele Vicari, Susanna Nicchiarelli, Alina Marazzi, Antonietta De Lillo, Wilma Labate, Roland Sejko, Costanza Quatriglio, Paola Sangiovanni, Giovanni Piperno, Gianfranco Pannone, Elisabetta Lodoli; i montatori Roberto Perpignani, Illaria Frajoli e Luca Gasparini; i produttori Gregorio Paonessa e Giovanni Pompili; lo scrittore Gianrico Carofiglio; i critici Roberto Silvestri, Marco Bertozzi e Giovanni Spagnoletti).
Info: www.premiozavattini.it