Presentate in molte città le proposte dell’Arci a candidate e candidati alle elezioni politiche

Tanti i consensi raccolti con l’impegno a sottoscriverle

Le elezioni politiche di domenica 4 marzo rappresentano un passaggio importante per la democrazia del Paese. Cadono in una fase in cui gli effetti della crisi economica e sociale continuano a farsi sentire, aumentano povertà e diseguaglianze, incertezze e paura. Senza risposte urgenti ed  efficaci, aumenteranno risentimento, disgregazione sociale, sfiducia nelle istituzioni. Il rischio che questo malessere venga strumentalizzato da forze che si rifanno al fascismo e praticano il razzismo anche con modalità violente è ormai una realtà sempre più diffusa.

E’ necessario agire prima che sia troppo tardi.

E’ importante rilanciare  la partecipazione al voto, ricollocando al centro del dibattito la questione sociale, economica e culturale. L’esercizio del diritto di voto è infatti momento fondamentale  per tener viva la nostra democrazia e la rappresentanza. E’ necessario che le forze di sinistra e di centrosinistra propongano programmi politici che rispondano ai bisogni delle comunità e operino un profondo cambiamento nei rapporti con i cittadini, dando maggiore attenzione a ciò che si muove dentro e fuori dei partiti. Tanto più che l’attuale legge elettorale certamente non favorisce il coinvolgimento di chi si riconosce nei valori della sinistra.

L’Arci presente su tutto il territorio nazionale con quasi 5mila circoli e un milione di socie e soci, è un sensore attento dei bisogni sociali cui è urgente dare risposte.

In molti incontri, organizzati in varie città di tutta Italia con candidate e candidati alle prossime elezioni, sono state presentate le nostre idee e proposte: redistribuire  la ricchezza per ridurre le diseguaglianze, investire nell’istruzione, nella ricerca e nella sanità pubbliche. Riportare nell’agenda politica il tema del Sud, focalizzando i fenomeni che hanno determinato uno sviluppo disuguale,  combattere il razzismo e il neofascismo,  migliorare il sistema di accoglienza, non considerare più i flussi migratori un’emergenza, da affrontare come una questione di ordine pubblico. Ricostruire il Paese significa per noi affrontare i temi dell’accesso alla cultura, della giustizia sociale, di quella climatica, della riconversione ecologica, dei diritti civili, della pace, delle politiche di cooperazione, della legalità democratica e dell’antimafia sociale, dell’educazione permanente.

Tutte le proposte dell’Arci al link: http://arcic5.114.sitetest.it/index.php?cID=11469