In libreria dal 19 ottobre la nona edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, promossa dall’associazione 46mo Parallelo, che si pone l’obiettivo di essere uno strumento di informazione per una cittadinanza attiva che orienti il pensiero e l’azione nella direzione della pace.
Nell’edizione di quest’anno un focus speciale sull’organizzazione degli interventi umanitari in aree di guerra e sulla crisi della Repubblica centrafricana, grazie al sostegno di Intersos.
«La collaborazione con Intersos», spiega Raffaele Crocco, direttore dell’Atlante «non fa che rendere sistematico e strutturato un flusso informativo di cui, da un lato, l’organizzazione aveva già un ingente patrimonio e un enorme potenziale da offrire: i suoi operatori sono là, sul terreno, nelle situazioni di tensione, di crisi umanitaria, di guerra aperta. Sono testimoni diretti e ‘voce’ potenziale di ciò che sta accadendo. Non solo: ma il loro punto di vista ideale sugli accadimenti è proprio quello dell’Atlante, ossia lo sguardo sui conflitti e sulle emergenze del pianeta con un’attenzione prioritaria verso chi questi conflitti e queste emergenze subisce, alle vittime, agli sfollati, ai civili che vedono la loro vita stravolta da eventi che non hanno voluto né deciso; inoltre, è comune la volontà di raccontarli con l’ottica di chi si batte perché questi conflitti e queste emergenze non vi siano più. L’Atlante scrive delle guerre perché un giorno l’Atlante non sia più necessario. Anche raccontare l’insensatezza e le atrocità dei conflitti può e deve aiutare a costruire una cultura di pace».