Raccontiamo la storia, raccontiamola tutta

Appello in difesa di Eric Gobetti, del lavoro degli storici e di una memoria civile e onesta

Non possiamo tacere di fronte alle minacce squadriste mosse dall’organizzazione giovanile “Aliud-Destra identitaria” nei confronti dello storico Eric Gobetti. Inutile nascondersi, perché di squadrismo si tratta. Nei giorni scorsi Aliud ha manifestato l’intenzione di voler impedire a Gobetti di tenere domani (5 febbraio 2020) una conferenza nei locali della Circoscrizione 3 di Torino.

È inaccettabile. A Eric Gobetti va innanzitutto la nostra piena solidarietà di appartenenti al mondo della scuola e della cultura e di cittadine/i preoccupate/i per la deriva che sta prendendo il dibattito pubblico in questo paese.

Secondo i suoi detrattori, Gobetti avrebbe la “colpa” di essere uno storico “revisionista” e “negazionista” delle foibe. Con tutta probabilità coloro che agitano le minacce squadriste – così come gli esponenti del mondo politico istituzionale che vi si accodano – non hanno mai letto una sola pagina delle ricerche di Gobetti. In caso l’avessero fatto, mentono sapendo di mentire.

Dobbiamo dirlo chiaramente: gli studi di Gobetti non negano gli accadimenti della “complessa vicenda del confine orientale” (per usare l’espressione della legge istitutiva del “Giorno del Ricordo”). Non minimizzano i vari fenomeni che vanno sotto il nome di “foibe”, né negano l’esodo della grande maggioranza della popolazione di lingua italiana dall’Istria e dalla Dalmazia. Semplicemente approfondiscono l’intero contesto in cui le evocate vicende del confine orientale (o occidentale, se visto “dall’altra parte”) ebbero luogo, facendo riferimento al dibattito storiografico scientifico. Per questo offrono strumenti utili per comprendere la ratio tutta politica di alcuni paragoni inaccettabili, totalmente infondati sul piano fattuale, come quello tra Auschwitz e Basovizza, effettuato da Matteo Salvini lo scorso anno quando era Ministro degli Interni. Solo conoscendo il contesto storico degli avvenimenti si possono decostruire gli slogan neo-irredentisti, come quel “Viva l’Istria italiana e la Dalmazia italiana”, pronunciato dall’ex presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani e che, sempre nel febbraio 2019, è costato un serio incidente diplomatico con Croazia e Slovenia.

Collocare i fatti che si studiano nel loro contesto è il senso ultimo del mestiere dello storico: chi non lo accetta, oltre a non conoscere i fondamenti della disciplina storica, continua a non volere fare i conti con il passato del nostro paese.

È però bene smascherare una volta per tutte qual è il reale bersaglio dell’universo di cui fa parte Aliud, quell’area composita in cui si trovano nostalgici del fascismo, post-leghisti, sovranisti neo-identitari ed ex-liberali che hanno scoperto la vocazione nazionalista e irredentista. L’obiettivo su cui convergono questi soggetti è la delegittimazione della memoria civile italiana e dell’antifascismo nel suo insieme. Quindici anni di operazioni retoriche slegate dal dibattito storiografico, vittimiste, decontestualizzanti e nazionalisticamente orientate sulle foibe e sull’esodo sono il brodo di cultura che ha permesso che esponenti istituzionali – come nel caso del sindaco di Predappio – ritirassero il sostegno ai viaggi della memoria ad Auschwitz, perché ritenuti “iniziative di parte”.

Indignarsi non basta. Respingere, senza tentennamenti, le minacce verso Gobetti può essere però l’occasione per ripartire, per rovesciare il paradigma in cui è invischiato da anni il dibattito pubblico su questi temi. È necessario raccontare la storia ed è necessario raccontarla tutta, senza tacere i crimini del fascismo italiano, senza edulcorare le responsabilità che il nostro paese ha avuto nell’aggressione alle popolazioni che abitavano la penisola balcanica o nelle guerre coloniali. Dalla “conquista” della Libia e dell’Africa orientale, passando per i bombardamenti sulla Spagna repubblicana, per giungere alla guerra contro i civili nella campagna bellica in Grecia, Russia e Jugoslavia, l’esercito italiano e, soprattutto, fascista si è macchiato di indicibili atrocità, sterminando le popolazioni locali, guidato da una feroce sete imperiale i cui effetti sono ferite aperte ancora oggi. Non si possono inoltre dimenticare le politiche di discriminazione razziale che iniziano, ben prima delle leggi del 1938, proprio nei territori occupati, e le pratiche di italianizzazione forzata nei confronti di tutte le minoranze, ma in particolar modo di quelle residenti su quel “confine orientale” evocato dalla legge istitutiva del Giorno del Ricordo.

Restituire alla verità storica e alla memoria pubblica le pagine più oscure del nostro passato è un dovere a cui non vogliamo sottrarci. Lo facciamo da tempo, ma ci impegneremo a farlo con ancora maggiore convinzione nelle scuole, negli Istituti di ricerca, nelle università, negli spazi pubblici reali e virtuali e ovunque sarà possibile.

Primi firmatari:

Aldo Agosti, storico

Daniela Albano, insegnante e consigliera comunale (Torino)

Marco Albeltaro, storico

Natale Alfonso, insegnante

Annamaria Amateis, archivista

Giovanni Arusa, insegnante

Cristiana Bartolini, insegnante

Anna Badino, storica

Eleonora Belligni, storica

Andrea Benino, insegnante

Olga Bertaina, presidente circolo Arci Rosa Luxemburg (Cuneo)

Luca Bonomo, insegnante

Alessio Bottai, insegnante

Nicoletta Bourbaki, Gruppo di lavoro sul revisionismo storiografico in rete e sulle false notizie a tema storico

Stefano Capello, educatore

Valter Careglio, insegnante

Giovanni Carletti, editor

Marina Cassi, giornalista

Alessandra Celati, insegnante

Caterina Ciccopiedi, storica

Valentina Colombi, storica

Chiara Colombini, storica

Manuel Coser, regista

Giovanni De Luna, storico

Nello Fierro, libraio e consigliere comunale (Cuneo)

Francesco Filippi, storico

Stefano Gallo, storico

Gigi Garelli, direttore Istituto Storico della Resistenza di Cuneo

Carlo Greppi, storico

Andrea Guazzotto, bibliotecario

Rino Lucania, archivista

Chiara Maritato, assegnista di ricerca

Enrico Manera, insegnante

Marco Meotto, insegnante

Leonardo Mineo, archivista

Dario Molino, insegnante

Gippò Mukendi Ngandu, insegnante

Matteo Petracci, dottore di ricerca

Elisabetta Primavera, insegnante

Piero Purich, storico

Christian Raimo, insegnante e assessore Municipio III Roma

Roberto Rinaldi, insegnante

Marco Rizzo, giornalista

Jacopo Rosatelli, insegnante

Alina Rosini, insegnante

Carmen Sanfilippo, insegnante

Alfredo Sasso, storico

Matteo Saudino, insegnante

Danilo Siragusa, storico

Giuseppe Sergi, storico

Catia Sonetti, direttrice Istoreco (Livorno)

Ugo Sturlese, consigliere comunale (Cuneo)

Samanta Terzulli, insegnante

Vincenzo Luca Sorella, insegnante

Wu Ming, scrittori

Ulteriori adesioni:

Alba Aceto, co-operante

Alberto Lacchia

Alberto Rossi, insegnante

Alessandro La Noce, sociologo

Alessandro Matta, direttore Associazione Memoriale Sardo della Shoah, Cagliari

Alessandro Perduca, insegnante

Alessandro Rocca, regista

Alessandro Simoncini, ricercatore e insegnante

Alessio Giaccone, segretario provinciale Prc Cuneo

Ana Marina Lozica, artista

Andrea Aimar

Andrea Alba, insegnante

Andrea Alba, insegnante

Andrea Baravelli, storico (Università di Ferrara)

Andrea Bellucci, ANPI Montelupo Fiorentino

Andrea Martini, assegnista di ricerca

Andrea Morri

Andrea Polacchi

Andrea Polacchi, presidente Arci Torino

Andrea Rapini, Ricercatore di storia contemporanea, Università di Modena e Reggio Emilia

Andrea Ripetta

Angelica Bezziccari

Anita Calcatelli

Anna Angelini, archeologa

Anna Di Gianantonio, storica

Anna Laysa Di Lernia, insegnante

Anna Maria Bruni, attrice autrice e regista

Anna Soresina, insegnante, Modena

Annibale Pitta

Anselmo Pelliconi, insegnante e musicista

Antonio Bertello, lavoratore della ristorazione

Antonio Bertello, lavoratore della ristorazione

Antonio Cosentino, presidente della Sezione A.N.P.I. di Lauria-Valle del Noce

Antonio Lombardo, bibliotecario

Armando Pitassio

Ayoub Moussaid, Youth Worker e Attivista per i diritti umani – Torino

Balkan Crew, blog

Banda POPolare dell’Emilia Rossa, gruppo musicale di operai metalmeccanici di Modena

Laura Lee Downs, Professoressa di storia europea contemporanea, Istituto universitario europeo

Barbara Berruti, storica

Benedetta Tobagi, scrittrice e storica

Bruno Maida, storico

Calogero Iandolino, presidente sezione A.N.P.I. di Venaria Reale (To)

Carla Konta, storica (Università di Rijeka, Croazia)

Carlo Busi per il Gruppo di Storia del movimento Grande come una città di Roma, terzo Municipio

Carlo De Domenico, videomaker

Chiara Carratù, insegnante

Chiara Cremaschi, regista

Chiara Silvestris

Chiara Tirro, insegnante

Cinzia Zanfini, impiegata

Claudio Calleri, ex insegnante

Claudio Proietti, insegnante e segretario ANPI Tivoli

Cosimo Scarinzi, insegnante in pensione

Daniela Braidotti, insegnante in pensione

Daniela Santus

Daniele Gaglianone, regista

David Sorani, insegnante

Deana Suman, libraia

Diego Acampora, docente e guida di viaggi in ex Jugoslavia

Diego Giachetti, storico, insegnante in pensione

Diego Marangoni, insegnante e botanico

Elena Pirazzoli, storica

Elena Quiri, archeologa

Elena Sgubbi, Ismel

Emiliano Bosi

Carola Cervetti, insegnante

Enrico Da Via’ – attivista e cooperante in ex-Jugoslavia

Enrico Gargiulo, sociologo

Ezio Locatelli, giornalista, segretario provinciale Prc-Se, ex deputato

Fabio Giomi, ricercatore (CNRS, CETOBaC, Parigi)

Federica Tabbò, responsabile servizi educativi Museo Diffuso e Polo del ‘900

Filippo Maria Palladini, Università di Torino

Francesca Chiarotto

Francesca Chiavacci, presidente Arci nazionale

Francesca Druetti, operatrice della didattica museale

Francesca Negri, insegnante (Modena)

Francesca Rolandi

Francesca Scappini, educatrice

Francesca Toso

Francesco Corsi, documentarista

Francesco Malcangi, insegnante

Franco Pauletto, ricercatore

Fulvio Grandinetti direttivo ANED Torino

Gabriele Moroni, Presidente regionale ARCI Piemonte

Gabriella Barattia, insegnante in pensione

Gabriella Gribaudi, storica

Gabriella Porta, insegnante

Germano Modena, Cuneo per i Beni comuni

Giaime Alonge, docente universitario

Gianluca Viotti, cittadino italiano, repubblicano, quindi antifascista

Gianmarco Gastone, insegnante

Gianna Zucca, insegnante

Giorgio Monestarolo, insegnante e storico

Giorgio Olmoti, storico dell’arte

Giovanna Lo Presti, insegnante

Giovanna Morone, insegnante

Giovanni Casini (Genova)

Giovanni Savino, storico

Giovanni Scirocco, storico

Girolamo De Michele, scrittore e insegnante

Giulia Albanese, storica

Giulia Cartini

Giuseppe Ponsetti, insegnante

Gualtiero Crovesio, educatore

Iara Meloni, storica

Ilenia Argento, insegnante

Ivan Jeličić, storico

Jacopo Perazzoli, storico

Laura Rossi San Marino, ex insegnante, studiosa di storia locale (San Marino)

Leonardo Casalino, storico

Lorena Barale, archivista

Lorena Gallo, insegnante

Lorenzo Dutto

Lorenzo Urbano, dottorando in antropologia, Università “La Sapienza” – Roma

Luca Giacone, insegnante, liceo scientifico, Biella

Luciana Quaranta, insegnante

Luigi Saragnese, saggista, Torino

Luis Cabasés, giornalista

Luisa Lo Duca, storica e bibliotecaria

Manuela Deiana, insegnante

Marco Abram, storico

Marco Ambra, insegnante

Marco Buttino, storico

Marco Magnante, operatore socio sanitario

Marco Melano, avvocato

Marco Reglia

Margherita Angelini, storica e insegnante

Maria Elena D’Amelio, docente uninversitaria

Maria Paola Niccoli, archivista

Mariano G. Santaniello, presidente Istituto storico della Resistenza di Alessandria

Mario Capello, editor

Massimo Alboretti

Massimo Alboretti, antifascista (Castiglione della Pescaia)

Matteo Grasso, direttore Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia

Micaela Veronesi, insegnante

Michele Battaglia, editor

Michele Nani, storico, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Studi sul Mediterraneo,  Napoli

Mihaela Šuman

Mila Orlic, storica (Università di Rijeka, Croazia)

Milovan Pisarri, storico

Mirna Campanella, mediatrice

Nadia Corfini

Nadia Venturini, storica

Nino De Amicis, insegnante

Oreste Veronesi, laureato in scienze storiche

Paola Boccalatte

Paolo Fonzi, storico

Pietro Bellino

Pino Iaria, Insegnante

Rachele Ledda, dottoranda

Sara Doronzo, insegnante

Sara Gasparini

Sara Manusia

Serafino Puccio, insegnante

Silvana Bordonaro, insegnante

Silvia Corino Rovano, archivista

Silvia Mantovani, Modena

Silvio Alovisio, storico del cinema e docente universitario

Simone Attilio Bellezza, storico

Simone Borio, Cuneo per i Beni comuni

Simone Ciabattoni Consigliere “Torino in Comune” – Circoscrizione 4

Simonetta Sabaino, libraia

Sonia Doronzo, insegnante

Stefano Battaglia, disoccupato (Pisa)

Stefano Lazzari, insegnante

Umberto Giampaolo

Valentina Rossi, insegnante

Vanni D’Alessio, storico (Università di Napoli)

Vincenzo Tedesco, archivista

Organizzazioni:

Arci nazionale

Arci Piemonte

Arci Torino

Arci Valle Susa-Pinerolo

Associazione Culturale e Professionale “Scuola e società”

Circolo Arci Fuoriluogo – Torino

Cobas Scuola Torino

CUB Flaica – Torino

CUB Scuola Università Ricerca

Deina

Deina Torino

Gruppo consiliare Liberi Uguali Verdi – Piemonte

Gruppo di Storia di “Grande come una città”, Roma, terzo Municipio

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Cuneo

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Torino

PCL Torino

Potere al Popolo

Rivista Historia Magistra

Sezione ANPI 68 Martiri Grugliasco (To)

Sezione ANPI di Lauria-Valle del Noce (Pt)

Sezione ANPI di Venaria Reale (To)

Sezione ANPI Nizza Lingotto – Torino

Sezione ANPI V Circoscrizione – Torino

Sinistra Anticapitalista – Torino

Sinistra Italiana Piemonte

USB Scuola

Per ulteriori adesioni inviare una mail: meotto.marco@gmail.com; carlogreppi@gmail.com